Superbonus 110%
In Lombardia
lavori per 2,8 miliardi

I numeri certificano il successo della misura che continua a registrare l’interesse dei proprietari. Gli ostacoli sono il rincaro e la carenza dei materiali

E’ molto positivo il bilancio di fine anno del Superbonus 110%. Secondo i dati Enea, in Italia sono stati effettuati lavori per un totale di quasi 17,8 miliardi.

I risultati

Di questi, 2,8 miliardi sono stati spesi per finanziare lavori in Lombardia. A comunicarlo è stato l’onorevole Giovanni Currò, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera. «Abbiamo raggiunto un grande risultato - ha dichiarato Currò -. Misure così dirompenti dal punto di vista economico e così virtuose dal punto di vista ambientale se ne sono viste poche da parte della politica dopo il boom economico italiano. Questo è il modo di lavorare del Movimento 5 Stelle. Inoltre, questi dati avrebbero sicuramente avuto un impatto ancora più elevato qualora non fossimo ricaduti in una crisi mondiale di approvvigionamento materiali e un aumento così elevato dei costi delle materie prime e dei costi energetici, che non può essere interamente assorbito dalle coperture dello Stato».

Il fatto che i bonus edilizi abbiano avuto un impatto positivo per il rilancio del comparto delle costruzioni è stato sottolineato anche da Virginio Fagioli, presidente dei Costruttori di Confartigianato. «Il Superbonus 110% ha rappresentato una spinta importante per l’avvio di numerosi lavori - ha spiegato Fagioli -. Fondamentali sono stati anche gli altri incentivi messi in campo, dal Bonus facciate, al Bonus 90% fino al 50%. Si tratta di strumenti che si sono rivelati utili per la partenza di numerosi cantieri con ricadute positive anche sul nostro territorio. E’ stata un’opportunità unica per ridare slancio a un settore che stava soffrendo e per avviare anche un processo di revisione complessiva del patrimonio edilizio esistente, in un’ottica di modernizzazione che ha portato benefici dal punto di vista economico grazie ai risparmi energetici derivati dai lavori, e sull’ambiente».

La proroga

La proroga delle detrazioni per l’anno 2022 è stata accolta positivamente soprattutto dagli addetti ai lavori.

«Questa conferma ha avuto nell’immediato dei risvolti molto positivi - ha proseguito Virginio Fagioli -. Con il rinnovo dei bonus edilizi sono giunte numerose nuove richieste da parte soprattutto dei proprietari di micro unità abitative interessati ad accedere al beneficio fiscale. Un impulso importante è derivato anche dalla possibilità di poter accedere ancora alla cessione del credito. Se queste opportunità avessero avuto fine con il 2021, si temeva che già in questo mese di gennaio molti costruttori si sarebbero trovati nella condizione di non poter più lavorare con molti cantieri costretti a chiudere all’improvviso. Questa condizione, se si fosse verificata, avrebbe comportato una grave crisi per tutto il settore».

Le note dolenti oggi sono rappresentate in particolare dalla difficoltà nel reperire i materiali e dall’aumento generale dei costi.

«La carenza di materiali, il rialzo dei prezzi delle materie prime e la sempre più diffusa mancanza di personale sono i principali problemi per il settore dell’Edilizia - conclude Fagioli -. A gravare in modo significativo è soprattutto il rialzo dei costi dei ponteggi. Il rincaro, spesso non giustificato, rischia di rallentare notevolmente il lavoro delle aziende, compromettendo la realizzazione degli interventi da realizzare sfruttando gli incentivi offerti dai bonus edilizi».

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