Tunnel del Ceneri
Il Ticino e Como
più vicini all’Europa

Venerdì a Camorino (Bellinzona) l’inaugurazione del collegamento ferroviario «Snodo chiave per le merci, ricadute sul turismo»

Venerdì a mezzogiorno in quel di Camorino (Bellinzona) la Svizzera chiuderà - 28 anni dopo il primo colpo di benna - l’importante partita del trasporto ferroviario. Lo farà inaugurando i 15,4 chilometri del tunnel del Ceneri, destinato a collegare Vezia (Lugano) con la già citata Camorino e che a pieno regime - la prima corsa è fissata per le 6.03 del 13 dicembre, primo giorno dell’orario invernale - contribuirà a far lievitare la capacità del traffico merci dagli attuali 285 a 390 treni al giorno. Ciò significherà meno Tir sulle strade, incluse quelle al di qua del confine. Senza dimenticare i benefici per il traffico passeggeri, con la tratta Lugano-Locarno che potrà essere percorsa in mezzora contro gli attuali 58 minuti e con il collegamento Zurigo-Milano (via Como) che sarà coperto in 3 ore e 20 minuti netti. L’inaugurazione del tunnel del Ceneri rappresenta - a buon diritto - un elemento centrale all’interno del corridoio Rotterdam-Genova, che costituisce uno degli assi più importanti per il traffico merci in Europa.

Tre grandi opere

In 28 anni la Svizzera ha messo in fila - una dopo l’altra - tre opere di assoluto rilievo: il nuovo traforo del Lotschberg (14,6 chilometri tra i Cantoni Vallese e Berna), Alptransit ovvero il tunnel ferroviario più lungo al mondo coi suoi 57 chilometri che collega i Cantoni Ticino e Uri e, da venerdì, il tunnel del Ceneri.

Annullata la festa con 650 selezionati invitati toccherà alla presidente della Confederazione svizzera, Simonetta Sommagura affiancata dal consigliere federale Ignazio Cassis e dal presidente del Governo di Bellinzona Norman Gobbi inaugurare l’importante infrastruttura ferroviaria. Da ieri - 1° settembre - il tunnel del Ceneri è passato dall’impresa costruttrice Alptransit San Gottardo Sa al gestore ovvero alle Ferrovie federali svizzere. Sino al 13 dicembre verranno fatti transitare - nell’ambito del cosiddetto esercizio di prova - circa 5000 tra teni viaggiatori e merci. Dal 1° marzo al 31 agosto - ha confermato Alptransit San Gottardo Sa - sono state effettuate oltre 2 mila corse di prova per un totale di 40 mila chilometri.

Di grande interesse - anche in ottica comasca e lombarda - le parole del Ceo delle Ferrovie Federali Svizzere, Vincent Ducrot: «Con l’inaugurazione del tunnel del Ceneri trova concretizzazione la prospettiva da un lato di realizzare una rete di collegamento celere in Ticino, dall’altro di dare nuovo impulso turistico ai territori lombardi e svizzeri (ticinesi in primis), che sono strettamente collegati dalla linea ferroviaria del Gottardo. Credo che questo sia un importante momento anche per i territori di confine, che chiude così la partita del collegamento attraverso le Alpi. La Svizzera rappresenta uno snodo strategico per il trasporto delle merci e dei viaggiatori. Noi vogliamo offrire condizioni migliori negli spostamenti ferroviari lungo l’asse nord-sud».

Lo scenario

In vista del taglio del nastro di venerdì, c’è da registrare anche la dichiarazione della console generale di Svizzera a Milano, Sabrina Dallafior: «Il Ceneri completerà la monumentale opera di Alptransit, opera unica al mondo. Con il tunnel del Ceneri gli spostamenti saranno più veloci ed i convogli merci potranno essere più lunghi e più pesanti. Ciò significherà un risparmio di tempo e denaro. Grazie al tunnel del Ceneri l’Italia sarà più vicina all’Europa». E veniamo infine al capitolo dei costi: il tunnel del Ceneri è costato 16,3 miliardi di franchi, finanziati dalla cosiddetta “tassa sui camion” istituita in Svizzera nel 1998. Rispetto ad Alptransit, i costi del tunnel del Ceneri sono andati via via aumentando, con annesso corollario di polemiche.

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