Como, i giovani
tornano alla terra

LineaVerde batte Masterchef. L’agricoltura garantisce lavoro in modo più sicuro di quanto lo faccia la ristorazione, in crisi come tanti settori.

Una realtà che viene evidenziata dai dati regionali che vogliono che la provincia di Como abbia il record di iscritti alle scuole agrarie.

Certo, essere attratti dall’agricoltura, è un comportamento che ci aspetterebbe dai ragazzi dell’Emilia o del Trentino per storia e tradizione più vicini alle attività legate alla terra.

E invece no, stando ai dati regionali, la provincia di Como registrerebbe il 15% degli studenti applicati ai corsi di studio in discipline agrarie di tutta la Lombardia. Una sorpresa, visto anche che Como non ha una forte tradizione agricola, piuttosto, ed è una specificazione importante, ce l’ha nel florovivaismo, settore che darebbe da lavorare anche oggi.

Ad ogni modo, dal Centro di formazione comasco, che prepara gli addetti alla ristorazione, se arriva la conferma che l’80/90% di chi si diploma trova lavoro, soprattutto cuochi, arriva anche la preoccupazione per un settore che va verso la saturazione. Che sarebbe probabilmente come dire che, l’effetto Masterchef sta esaurendo la sua onda lunga nell’occupazione. Certo, dicono al Cfp, è sempre vero che i cuochi che non trovano a Como e provincia possono sempre sperare di trovare lavoro fuori, visto che la professione resta appetibile al mercato del lavoro.Ma aprire un ristorante nel Comasco è sempre più difficile, mentre pare sia più semplice trovare un lavoro nei settori legati all’agricoltura.

L’impennata di iscritti a queste scuole hanno, e lo dicono anche gli esperti, ha più di una buona ragione per farlo, visto che ha buone speranze di trovare lavoro in tempi brevi. Il merito, lo conferma Giorgio Biuzza presidente dell’ordine dei dottori agronomi di Como, Lecco e Sondrio, va riconosciuto a un fiore all’occhiello della formazione professionale, la Fondazione Minoprio, il valore della sua scuola è indubbiamente riconosciuto e i suoi studenti non hanno generalmente difficoltà a trovare un’occupazione dopo aver concluso il corso di studi.

Una tendenza, quella a rivolgersi all’agricoltura, che lo stesso programma Rai1, LineaVerde ha registrato, al punto da dedicare al tema la puntata di domenica prossima.

«L’agricoltura diventa sempre più attraente. Soprattutto per i giovani che non vedono più il mestiere dell’imprenditore agricolo come un qualcosa di modesto rispetto a professioni come medico o avvocato - è scritto nella presentazione della puntata -. È stato calcolato che la percentuale di giovani che in Italia sarebbe disposto a darsi all’agricoltura è addirittura del 42%» a patto, conclude la presentazione del programma, che l’accesso ai finanziamenti per aprire aziende agricole o affini fosse più accessibile. Si vede che a Como questo accesso al credito c’è già o che gli imprenditori comaschi sono più bravi a ritagliarsi spazi nel settore agricolo. Scoppiano di matricole anche le facoltà di Agraria, dice Biuzza.

Tutti questi dati meriterebbero un approfondimento. Che dopo l’era degli ingegneri, dei medici e degli architetti sia tornata quella Terra? E lo sia soprattutto a Como? Lo dicono i dati, ma sarebbe bello capire come un giovane oggi si avvicina a un mondo che sa di antico.

Lo farà con l’Ipad, dimostrando l’inattendibilità dei luoghi comuni che vogliono i ragazzi schifati dalle scarpe sporche di fango.

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