Ricerche del carabiniere sparito. Paura per un agente cinofilo soccorso d’urgenza

Lambrugo Impegnato nell’operazione ha ingoiato una vespa accusando un principio di choc anafilattico

Momenti di paura ieri, all’ora di pranzo, per un militare dell’unità cinofila di Locate di Triulzi, che si trovava a Lambrugo, impegnato nelle ricerche - purtroppo ancora senza alcun risultato - del luogotenente dei Carabinieri, Luca Nesti, comandante della stazione di Costa Masnaga. Il militare, 51 anni, era impegnato, insieme all’ampio dispiegamento di forze dell’ordine e uomini del soccorso, che da mercoledì stanno cercando il carabiniere scomparso dalla propria abitazione, in via Roma, a Lambrugo.

Poco dopo le 13, mentre erano in corso le operazioni di perlustrazione e ricerca in via ai Prati, avrebbe improvvisamente ingoiato una vespa: l’uomo avrebbe accusato un malore e un inizio di reazione da choc anafilattico.

Si trovava proprio sulla strada, che da via Roma scende verso i campi e verso le sponde del fiume Lambro dove da giorni si concentrano le ricerche del luogotenente Nesti. Immediatamente è stato dato l’allarme e sul posto si sono portate un’ambulanza e l’auto infermieristica del Lariosoccorso di Erba, che in pochi minuti sono intervenute in iniziale codice rosso. Per fortuna l’operatore dell’unità cinofila si sarebbe ripreso e le sue condizioni, pur serie, sembra, secondo una prima ricostruzione, che fossero non allarmanti.

Il personale intervenuto lo ha soccorso, ha stabilizzato le sue condizioni e lo ha trasportato in codice verde verso il pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba, dove è arrivato intorno alle 14. Spavento e paura, ma le sue condizioni, fortunatamente, sembrerebbero non destare preoccupazione. E potrà tornare presto a dare una mano ai colleghi nelle ricerche del carabiniere scomparso, ricerche che si estendono in tutta la zona del fiume Lambro.

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