Maturità, conto alla rovescia
per quattromila studenti

Per sessantamila studenti comaschi è cominciato il conto alla rovescia, tre giorni poi tutti in vacanza. O quasi, visto che quasi quattromila dovranno affrontare l'esame di Stato. A differenza del Capodanno, però, l'ultimo giorno di scuola non scatta più nello stesso momento per tutti

COMO - Per sessantamila studenti comaschi è cominciato il conto alla rovescia: 3-2-1, poi tutti in vacanza. O quasi, visto che quasi quattromila dovranno affrontare l'esame di Stato.
A differenza del Capodanno, però, l'ultimo giorno di scuola non scatta più nello stesso momento per tutti. Con la scelta della maggior parte degli istituti compresivi di articolare l'orario sulla settimana corta, mentre le superiori continuano nel 99% dei casi ad applicare quella lunga, accade che per la maggior parte degli alunni di elementari e medie (o meglio, primarie e secondarie di primo grado) l'ultimo giorno di scuola cada venerdì. Invece i loro colleghi, o magari anche fratelli, più grandi, dovranno presentarsi in classe anche sabato. Infine, per i 16.576 piccoli delle ex materne (oggi scuole dell'infanzia) il servizio continuerà a essere garantito, secondo tradizione, fino alla fine del mese.
Intanto, l'attenzione degli operatori della scuola, ma anche di tanti studenti e delle loro famiglie, si sposta sugli esami: quelli di licenza media e di maturità. Oggi si mette ufficialmente in moto la macchina organizzativa. All'Ufficio scolastico regionale è convocata una riunione con i riferenti delle diverse province chiamati a vigilare sul corretto svolgimento delle prove e a dare supporto e consigli, ove necessario, alle commissioni. La crisi, che ha comportato negli ultimi anni tagli di docenti e bidelli, ha inciso anche sugli ispettori. Como non ne avrà più uno dedicato, che tradizionalmente girava per le scuole a controllare che tutto funzionasse regolarmente, ma dovrà condividerlo con Lecco e Sondrio. Per garantire comunque la copertura sul territorio, è stato istituito un gruppo di lavoro in ogni provincia, con il compito di sovrintendere allo svolgimento degli esami e di dare sostegno ai presidenti di commissione. Per Como, questo nucleo è composto dal dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale (che a sua volta, essendo reggente, è in condivisione con Varese) Claudio Merletti, da Marina Peruzzotti e da due presidi, Michele Giacci e Giuliano Fontana. Entrambi, per la verità, hanno più esperienza di scuole medie che di superiori, essendo dirigenti di istituti comprensivi (Giacci di Fino Mornasco e Fontana di Albavilla e Albate), ma del resto tutti i capi di istituto delle superiori sono già impegnati come presidenti di commissioni. Comunque, Giacci è un "mezzo ispettore", avendo superato, assieme a Magda Zanon del Caio Plinio, la prova preliminare per diventare ispettore. Ma, a quasi due anni dalla preselezione dei candidati, il ministero continua a rinviare il concorso. Nessun dubbio, invece, sulle date dell'esame di Stato: per i maturandi la sfida comincia martedì 22 giugno con lo scritto di italiano.
Pietro Berra

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