Ticosa: modifiche in consiglio
I liberal "blindano" il sindaco

Questa sera, salvo sorprese, il consiglio comunale si esprimerà rispetto al piano integrato di intervento per l'area ex Ticosa. Dopo la discussione degli ultimi 5 emendamenti e dei 5 ordini del giorno depositati, è previsto il voto sulla delibera. Ma proprio l'ultimo degli emendamenti (il numero 14) sta creando più di una fibrillazione nelle file della maggioranza.

COMO «Vogliamo evitare una replica di quanto accaduto con il muro sul lungolago». Questa sera, salvo sorprese, il consiglio comunale si esprimerà rispetto al piano integrato di intervento per l'area ex Ticosa. Dopo la discussione degli ultimi 5 emendamenti e dei 5 ordini del giorno depositati, è previsto il voto sulla delibera. Ma proprio l'ultimo degli emendamenti (il numero 14), presentato dai “liberal” del Pdl, sta creando più di una fibrillazione nelle file della maggioranza. Il testo, infatti, chiede che tutte le eventuali modifiche future al progetto vengano sottoposte preventivamente al consiglio, chiamato a dare il via libera definitivo. Nessuna fuga in avanti, insomma, né varianti approvate senza il consenso dell'aula. «L'obiettivo – spiega Pasquale Buono, tra i firmatari – è fare in modo che non ci siano sorprese e non si verifichi un altro “caso muro”». Lungo l'elenco delle tipologie di modifiche che, secondo i proponenti, dovranno passare al vaglio del consiglio comunale: da quelle destinate a incidere «sul numero dei piani dei fabbricati» o che comportino «diverse forme aggregative degli edifici», a quelle sulle «caratteristiche tipologiche» dei palazzi. E poi gli eventuali cambiamenti su viabilità, aree per servizi pubblici e convenzione. Una serie di “paletti” che pare abbiano fatto storcere il naso al sindaco, Stefano Bruni. Nessuno dei “fedelissimi” del primo cittadino, non a caso, ha sottoscritto l'emendamento, mentre l'hanno fatto i consiglieri del Pdl Rudilosso, Buono, Arcellaschi, Corengia, Alogna e Gervasoni, oltre a Martinelli (Lega), Lionetti e Bottone (Liberi per Como).
Ma ad alzare la voce, alla vigilia del voto sul piano Ticosa, è anche l'opposizione, che torna a definire «palesemente illegittima» la delibera in discussione. Nel mirino del Pd, che ha presentato un ordine del giorno ad hoc (primo firmatario Marcello Iantorno), finisce infatti la prevista realizzazione di un parcheggio multipiano a 22 metri dal perimetro del cimitero maggiore.

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