Moto sui marciapiedi
I vigili fanno strage

Pioggia di multe per divieto di sosta ieri mattina in via Dante, dove la polizia locale ha sanzionato decine di motociclette posteggiate un po' ovunque, sopra e accanto ai marciapiedi, ma anche tra le cosiddette strisce blu, che marcano gli spazi adibiti alla sosta delle auto.

COMO - Pioggia di multe per divieto di sosta ieri mattina in via Dante, dove la polizia locale ha sanzionato decine di motociclette posteggiate un po' ovunque, sopra e accanto ai marciapiedi, ma anche tra le cosiddette strisce blu, che marcano gli spazi adibiti alla sosta delle auto. Non è stato possibile, ieri, ottenere dal Comune il numero esatto delle contravvenzioni, ma chi c'era assicura che ne sono state spiccate moltissime. In strada si sono anche precipitati alcuni medici e infermieri del Valduce: «D'altra parte - spiegavano i multati - di posti per le moto non ce n'è».
Il problema è serio: in città chi guida un ciclomotore ha poca scelta, a meno di non accettare il rischio di essere sanzionato. La moto si può lasciare accanto a palazzo di giustizia, nello spiazzo compreso tra la breve scalinata di accesso e l'ex chiesa di San Francesco; si può lasciare tra piazza Grimoldi e i Portici Plinio (accanto al negozio Foot Locker), di fronte al Comune, in via Sauro (ma ce ne stanno poche) e, da qualche settimana, contro il recinto dell'ex posteggio dell'arena, in via Bellini. Sul saldo dei posti a disposizione, ha pesato - in senso negativo - la chiusura, con totale pedonalizzazione, di piazza Verdi. Ieri mattina, comunque, in via Dante si sono registrati anche momenti di tensione. Un motociclista, che doveva entrare in ospedale per fare visita a un parente, dopo essersi accorto della quantità di multe distribuite a pioggia su tutti i cruscotti delle moto posteggiate nei dintorni, ha atteso che si liberasse uno dei parcheggi destinati alle auto, dopodiché ci ha piazzato la sua moto. Apriti cielo. Altri automobilisti in attesa hanno cercato di allontanarlo, convincendolo a cedere lo spazio, ma il motociclista, lungi dallo spostarsi, ha acquistato un tagliando dal parcometro, ci ha scritto sopra il numero di targa della sua moto e lo ha attaccato al cruscotto con un pezzo di scotch, in modo da certificare l'avvenuto pagamento della sosta.
Di sicuro c'è che in via Dante un "blitz" come quello di ieri non si ricordava da un pezzo:«Il Comune decida cosa fare di noi - ha aggiunto un altro motociclista, Carlo Monteleone - È evidente che qualche scelta va fatta: i pendolari, per esempio, quelli che la mattina raggiungono in moto le stazioni ferroviarie... È evidente che non c'è scelta: si posteggia sul marciapiede, magari badando a lasciare lo spazio necessario al transito dei pedone. Ma è ovvio che si è sempre a rischio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA