Cantù e gli allagamenti di agosto
"Colpa del Comune, paghi i danni"

La protesta di Ivano Pellizzoni: «Qualche negoziante mi ha detto che la loro assicurazione non risponderà nemmeno per un centesimo. In una postilla sulle polizze, si dice che i danni provocati dalla fuoriuscita delle acque per rigurgito dei tombini, quindi a causa delle fognature non idonee, non sono rimborsabili»

CANTU' A Vighizzolo, per gli allagamenti dello scorso 24 agosto - avvenuti anche in centro, tra via Milano e via Torino - le assicurazioni dei commercianti hanno risposto picche. Non rimborsano: per loro, il responsabile sarebbe il comune di Cantù. «Qualche negoziante mi ha detto che la loro assicurazione non risponderà nemmeno per un centesimo. In una postilla sulle polizze, si dice che i danni provocati dalla fuoriuscita delle acque per rigurgito dei tombini, quindi a causa delle fognature non idonee, non sono rimborsabili». Lo riferisce Ivano Pellizzoni, consigliere comunale di Lavori in Corso. La coalizione civica di minoranza chiede che sia l'intera giunta a pagare di tasca sua. «Chiediamo che il comune versi, in tempi brevi e quantificati, il denaro che, per causa e responsabilità della giunta, i commercianti hanno dovuto spendere per il danno - rimarca il consigliere - chiediamo che questa somma non sia pagata dalle casse pubbliche, cioè dalle tasche dei cittadini. Ma che venga trattenuta dagli stipendi del sindaco Tiziana Sala e di tutti i suoi assessori».
Sul tema, Lavori in Corso è pronta a chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Il personale punto di vista di Pellizzoni è che tutti gli assessori sono chiamati in causa. «Nessuno escluso - dice - perché è la giunta che dovrebbe avere la maggiore responsabilità per quello che succede. E se non dovessero assumersi l'impegno di rimborsare i commercianti, si valuterà l'ipotesi di citare il comune davanti ai tribunali. Per danni». Sembrano non esserci notizie, dal municipio, sulla richiesta dello stato di calamità naturale. Presentato a settembre dall'ufficio tecnico, in Regione Lombardia: 440mila euro, diviso a metà tra privati e comuni. Per i cittadini - una decina, coloro che avevano compilato i moduli di rimborso - 150mila euro di danni per le attività produttive e 70mila euro per le abitazioni. Per parte pubblica, 100mila euro per alcune strutture comunali e 120mila euro per la roggia Galliano, sempre a Vighizzolo.
«Gli allagamenti sono stati causati dall'incuria nella manutenzione dei tombini e dalla mancanza di una struttura fognaria della quale il comune avrebbe già da molto tempo dovuto dotare Vighizzolo - insiste Ivano Pellizzoni - non da avvenimenti meteorologici di straordinaria portata. Tra l'altro, dopo la pulizia dei tombini, piazza Piave non si è più allagata. Inutile parlare del letto della roggia. In che condizioni versa? La manutenzione è un miraggio. Una volta non era così».
I commercianti danneggiati, in linea teorica, sono d'accordo nel riparlare della questione. Anche se non manca un certo scetticismo sulla possibilità di vedere quattrini in arrivo, finora scuciti di tasca propria. «Il sindaco e gli assessori non pagheranno mai di tasca loro - dice Fabio Rossi, tabaccheria di via Toti - io intanto mi sono arrangiato da solo». «Ad agosto è stato un disastro - ricorda Alessia Coppi, panificio di viale Italia - penso che la richiesta vada bene. E noi abbiamo chiesto il rimborso». Solidale anche chi, per fortuna, non ha avuto danni. Come la signora Maria Cristina Bachetti, abbigliamento: «Se mi fosse successo mi avrebbe dato fastidio. Un enorme fastidio».

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