Lo smog soffoca Como
ma nessuno interviene

Milano abbassa i limiti di velocità sulle tangenziali, Brescia ha varato le “targhe alterne”, Bergamo domenica bloccherà il traffico, Saronno ha fissato il limite di velocità a 30 chilometri orari. E Como? Niente. L'Amministrazione provinciale ha confermato che non verranno presi provvedimenti

COMO Milano abbassa i limiti di velocità sulle tangenziali, Brescia ha varato le “targhe alterne”, Bergamo domenica bloccherà il traffico, Saronno ha fissato il limite di velocità a 30 chilometri orari. E Como? Niente. L'Amministrazione provinciale ha confermato che non verranno presi provvedimenti straordinari per affrontare l'emergenza inquinamento, con lo smog che si mantiene su livelli altissimi dall'inizio dell'anno. Nonostante la presa di posizione del Codacons di Como (aveva chiesto le targhe alterne o una riduzione della velocità massima consentita sulle strade, oltre a un tavolo con tutti i sindaci e l'Arpa), Villa Saporiti infatti spiega: «Se non arriva un ordine dalla Regione, non metteremo in atto misure in cui non crediamo». Non usa giri di parole l'assessore all'Ambiente (nonché vicepresidente), Paolo Mascetti: «Allo stato attuale, non intendiamo prendere provvedimenti come le targhe alterne o il blocco del traffico, né interverremo sui limiti di velocità - afferma - Sono soltanto dei blandi palliativi e non avrebbero ricadute significative. Mi trovo perfettamente in sintonia con il mio omologo del Comune di Como, Diego Peverelli, quando dice che le domeniche a piedi non servono a far calare l'inquinamento. Al massimo hanno una valenza educativa, ricordano a tutti che c'è un problema grave, ma non creano effetti pratici sui livelli di smog. Siamo stati al tavolo in Regione la settimana scorsa e, se da Milano non arriveranno indicazioni, non ci muoveremo. Il problema - aggiunge Mascetti - va affrontato con interventi strutturali sulle fonti energetiche e stiamo provando a muoverci in questa direzione con la campagna di controlli sulle caldaie, utile per la sicurezza ma anche per verificare le emissioni. Inoltre, per l'anno prossimo - conclude l'assessore all'Ambiente - stiamo valutando la possibilità di erogare un contributo a tutti i privati che decideranno di sostituire la vecchia caldaia».

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