Venerdì 18 Marzo 2011
Lungolago di Como a pezzi:
Bruni: "Si deve intervenire"

La notizia ha regalato un gran brutto risveglio anche all'architetto Fulvio Capsoni, presidente della Commissione comunale paesaggio. «Non sono al corrente - ha detto - di questi ultimi sviluppi. Tutto avviene nelle segrete stanze e per sapere qualcosa bisogna strapparla con le tenaglie. Sto predisponendo una richiesta al dirigente Ferro perché venga a relazionare in Commissione sullo stato delle cose, su cosa stanno facendo e su dove vogliano arrivare. L'ultima volta, anche se ci ha confermato l'impossibilità pratica della riapertura totale del primo lotto della passeggiata (sarà limitata alla striscia adiacente alla strada, ndr), è stato molto vago. Purtroppo la sensazione è che ognuno vada per la sua strada e che ci sia uno scollamento tra chi amministra e chi sta operando dal punto di vista tecnico». La richiesta di chiarimenti, avanzata in prima battuta dal presidente della Commissione urbanistica Mario Lucini (Pd) e rilanciata dallo stesso Capsoni, registra l'adesione convinta di Angelo Monti, presidente dell'Ordine degli architetti. «Certo che questo lungolago non è molto fortunato», è il suo esordio. «Le mie informazioni riguardo agli ultimi sviluppi - aggiunge, mantenendo il consueto tono pacato - sono limitate a quanto riportato stamattina dal giornale, ma l'impressione è che il problema non sia connesso direttamente al cantiere, bensì all'usura dei tiranti del solaio di collegamento tra la darsena e il lungolago. Pur senza drammatizzare, ritengo necessario un chiarimento nel merito di un problema e sui possibili riflessi viabilistici. Ma, soprattutto, colgo l'occasione per auspicare un chiarimento complessivo su cosa si intende fare e sulle strategie che si intendono seguire per il lungolago e l'intero sistema paratie. C'era un concorso aperto, che sembra congelato, e c'era anche l'ipotesi di una figura di alto profilo, capace di coniugare aspetti tecnici ed architettonici, che fungesse da regista. Potrebbe essere una buona soluzione».
Emilio Frigerio
a.savini
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