Profughi libici, il prefetto:
"Intimiano unica ipotesi"

Michele Tortora: l'unico sito disponibile è la ex caserma della Finanza, che potrà eventualmente ospitare al massimo 150 persone. Ma dal ministero non abbiamo ricevuto alcuna indicazione

CAPIAGO INTIMIANO «Non ho avuto contatti con il ministro Maroni né ho ricevuto indicazioni dal ministero. Al momento, l'unica struttura che ho a disposizione per accogliere eventuali profughi dalla Libia è l'ex caserma di Intimiano. L'unica segnalata al ministero. Resta un'ipotesi. Ma se i profughi dovessero arrivare domani mattina, non avremmo scelta. Nel caso, c'è la mia più ampia disponibilità a confrontarmi con le amministrazioni locali interessate, per cercare di ridurre al minimo i disagi». Per Michele Tortora, prefetto di Como, l'ex caserma Dino Piras di via del Carroccio rimane al momento l'unico possibile centro di accoglienza profughi in tutta la provincia. Nonostante il ministro Maroni avesse assicurato - indirettamente - che si sarebbe scelta un'alternativa. Ma alternative non ce ne sono: «Il territorio non ha dato indicazioni su strutture ricettive», conferma il prefetto. L'onorevole Nicola Molteni ha riferito che Maroni ascolterà i comuni interessati e non imporrà niente. Lei ha avuto contatti con il ministro Maroni? "No. Per ora ne prendo atto: se queste saranno le indicazioni che ufficialmente ci saranno date dal ministero, mi allineerò in modo scrupoloso. Al momento, dopo la ricognizione, l'unica struttura che ho a disposizione per accogliere i profughi è la caserma di Capiago Intimiano. Questa è la verità. Ma c'è anche da dire che un suo uso non è nemmeno immediato. Bisogna fare dei piccoli lavori di adeguamento. A livello orientativo, servirebbero 200mila euro, per sistemare gli impianti, pulire la struttura, imbiancare. Avremmo bisogno di qualche settimana".
E se vi venisse imposto di mettere subito a disposizione la ex caserma? "Se i profughi dovessero arrivare domani mattina, non avremmo scelta. E' chiaro che saremmo costretti. E dovremmo arrangiarci con il cantiere in altro modo. Ma, al momento, stiamo parlando di ipotesi".
Da parte sua, il deputato leghista Molteni insiste: "Si deve riaprire la mappatura provinciale dei siti. Indicare Capiago Intimiano come unica sede, a fronte della contrarietà degli enti locali, è una scelta sbagliata. Farò presente questa mia perplessità direttamente al prefetto. E spero che possa eventualmente trovare altre soluzioni insieme agli enti locali. O si rischia una situazione ingestibile".

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