Cantù:"intitolare il palasport
alla memoria di Aldo Allievi"

La proposta de La Provincia per ricordare l'uomo che ha fatto grande la Pallacanestro canturina

E' facile in questi casi lasciarsi andare alle emozioni, ai ricordi che la scomparsa di un personaggio come Aldo Allievi ha ridestato negli appassionati di pallacanestro e non solo.
Ma non è l'emozione bensì la razionalità che ci porta a suggerire ciò che molti canturini hanno sicuramente pensato in questi giorni: intitolare al sciur Aldo il palazzetto dello sport che sta per essere realizzato in corso Europa. In queste ore c'è chi vorrebbe proporre la dedicazione dello storico palasport Parini, che pure non sarebbe una cattiva idea, perché un significato simbolico ce l'avrebbe eccome: è lì che è nata la pallacanestro vincente, è lì che la Oransoda ha conquistato il suo primo scudetto.
Ma dal momento in cui ha finalmente preso corpo il progetto del nuovo palasport, opera - incrociamo le dita - destinata a cancellare decenni di ignavia e incapacità, la candidatura di Aldo Allievi addirittura si impone. Sarebbe un atto dall'enorme valore simbolico, significherebbe saldare insieme passato e futuro e, soprattutto, darebbe il giusto riconoscimento a un personaggio straordinario. Per i risultati raggiunti ma soprattutto per il tipo di strada, costruttiva quindi difficile, percorsa per arrivare, a tali risultati.
Non ci sfugge affatto che una tale decisione, in tempi di dittatura del marketing, si tramuterebbe in un mancato guadagno per chi costruirà il palasport: ormai, il nome delle strutture sportive è diventato un marchio qualsiasi, che si vende al miglior offerente. Chiamare un palazzetto PalaTizio piuttosto che PalaCaio, dove Tizio e Caio sono ovviamente marchi commerciali, significa incassare royalties affatto trascurabili. Ma proprio per questo una scelta controcorrente sarebbe oltremodo significativa, doppiamente simbolica. D'altra parte, la memoria di Aldo Allievi - cittadino benemerito - in qualche modo dovrà entrare nella storia della città: per quello che ha fatto e per come l'ha fatto, come hanno sottolineato praticamente tutti coloro che in questi giorni hanno voluto ricordarlo. Lo stesso prevosto, monsignor Longhi, ha ritenuto opportuno affermarlo in un passaggio della sua omelia. Perché il sciur Aldo non ha veicolato (come si dice adesso) soltanto il nome di Cantù. Per quello, adesso, basta un buon sito web. No, Allievi ha fatto molto di più: ha trasmesso e ha fatto assimilare l'immagine di una città e di gente capace con pochi mezzi di competere con tutti, usando abilità, cuore e cervello laddove non può arrivare il portafoglio.
Con il palazzetto si presenta la possibilità di concretizzare questo sentimento comune: perché non sfruttarla? Magari con un'accortezza scaramantica: deciderlo ora, ma procedere all'intitolazione a palasport terminato. Non si sa mai.

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