Premi ai dirigenti sì
Servizio alle famiglie no

I premi ai dirigenti comunali non si toccano, in compenso si tagliano i dipendenti precari e si eliminano i servizi all'infanzia e di sostegno alla famiglia. La conferma arriva dal Comune di Como: «I limiti imposti dalla Finanziaria alle assunzioni e i tagli al Bilancio legati ai minori trasferimenti hanno imposto un contenimento del personale a tempo determinato impiegato nei servizi alla prima infanzia e di conseguenza una loro riorganizzazione».

COMO I premi ai dirigenti comunali non si toccano, in compenso si tagliano i dipendenti precari e si eliminano i servizi all'infanzia e di sostegno alla famiglia. La conferma a un'anticipazione de La Provincia arriva dal Comune di Como: «I limiti imposti dalla Finanziaria alle assunzioni e i tagli al Bilancio legati ai minori trasferimenti  hanno imposto un contenimento del personale a tempo determinato impiegato nei servizi alla prima infanzia e di conseguenza una loro riorganizzazione. Numeri alla mano, il contenimento comporterà una riduzione del 25% del suddetto personale - si legge in una nota ufficiale - pertanto dal prossimo mese di settembre il servizio dello Spazio Bimbo sarà garantito solo in via Palestro, mentre verrà sospeso nelle strutture di Sagnino e Lora. Lo Spazio Bimbo, per chi non lo sapesse, è un servizio che offre ai genitori per due giorni alla settimana, dalle 8.30 alle 12.30, la possibilità di affidare i propri figli, di età compresa tra i 18 mesi e i 3 anni, a personale educativo qualificato e competente, in un luogo sicuro e protetto. Il servizio prevede un'iscrizione annuale di 39 euro, e l'acquisto di blocchetti (5 ingressi 44 euro, 10 ingressi 87 euro). «La riduzione del personale - ha commentato l'assessore alle Politiche Educative, Anna Veronelli - ha imposto necessariamente una riorganizzazione del servizio. La strada scelta è stata quella di privilegiare l'offerta di posti negli asilo nido, che riteniamo un servizio essenziale. Si è optato per sospendere il servizio in quelle strutture dove la richiesta era minore. In particolare per quanto riguarda le strutture di Sagnino e Lora per tre quinti gli utenti non sono residenti nel Comune di Como». Sta di fatto che era un servizio assai soprattutto per quelle famiglie con mamme lavoratrici che già sono in difficoltà. Secondo il consigliere Roberta Marzorati, che per prima aveva sollevato la questione, erano una sessantina i bambini che frequentavano gli Spazio Bimbo. Per loro il gioco è finito.
Giorgio Bardaglio

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