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Mercoledì 13 Luglio 2011
Ticino, la Lega ce l'ha con noi:
"Italiani pericolosi al volante"
L'accusa: "Smettano di guidare o prendano il bus". La replica dell'Aci: "Assurdità"
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Anche Giorgio Colato, segretario Fai (Federazione autostrasportatori italiani) si sfila con eleganza: «Credo che sia talmente una sciocchezza che si commenta da sola. Chi circola sulle strade o commette gli incidenti non ha la nazionalità. Credo che, anziché trovare l'elemento di contro, vadano cercati punti di incontro per far sì che la viabilità sia funzionale, di interesse comune, che salvaguardia l'ambiente. E è quello che stiamo cercando di fare con la commissione trasfrontaliera elvetica». E Liliana Pavanelli, presidente dei trasportatori del Cna: «Non raccolgo la provocazione. Ognuno ha le proprie antipatie. Una cosa però va detta. A me capita di viaggiare in Italia e quando vedo auto in panne o coinvolte in incidenti sono sempre Svizzeri. Noi prima di partire per un viaggio abbiamo il buon senso di far controllare la macchina. Quando si trova qualcuno con il motore in ebollizione è targato Zurigo o comunque Svizzera. Io abito vicino a Ponte Chiaso, quando ci sono i grandi rientri dopo le loro feste, come l'Ascensione, se ci sono tamponamenti sono sempre loro. In galleria, all'inizio o alla fine, se ci si fa caso, sono sempre Svizzeri». A nessuno dei comaschi, comunque, salterebbe in mente di proibire a uno svizzero di guidare da noi. Che sia giorno o notte.
Anna Savini
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Altri approfondimenti sul caso della Lega ticinese nell'edizione de La Provincia di giovedì 14 luglio
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La replica alla Lega dei ticinesi Imbranati al volante sarete voi