Asfalti bloccati a Como
"Usate i soldi delle multe"

Cittadini in rivolta. Il consigliere Molteni: "Spariti due milioni di contravvenzioni" Categorie furibonde

COMO Monta la rabbia delle associazioni di categoria e dei consiglieri comunali dopo la notizia dell'addio ai lavori di asfaltatura inizialmente annunciati dal Comune. Tutto rinviato all'anno prossimo a causa - in sintesi - dei mancati introiti (le casse di Palazzo Cernezzi sono sempre più vuote) e della necessità di rispettare il patto di stabilità (il contestato meccanismo che regola la possibilità di spesa degli enti pubblici). Le strade cittadine (erano previsti interventi in via Bellinzona, via Per Cernobbio, via Foscolo, via Partigiani, via Colonna) resteranno dissestate e le temperature rigide dei prossimi mesi non potranno che aggravare una situazione già precaria.
Le buche si moltiplicheranno, insomma. Una prospettiva che provoca la reazione furibonda di artigiani e commercianti, mentre il capogruppo della lista "Per Como" Mario Molteni chiede un'immediata convocazione della commissione Bilancio, alla luce dei dati appena ricevuti per iscritto dal dirigente del settore Servizi finanziari: «Ci dicono che non si può asfaltare perché non mancano i soldi e si è incassato poco, tra l'altro, dagli oneri di urbanizzazione - ricorda Molteni - Allora ho fatto una richiesta agli uffici e ora il dirigente ha messo nero su bianco alcune cifre che smentiscono questa tesi. Nel 2011, infatti, il Comune ha incamerato 2 milioni e mezzo di euro proprio dagli oneri di urbanizzazione e altri 2 milioni e 167mila euro sono arrivati da sanzioni per violazioni del Codice della strada. Come la mettiamo? Certo, avevano previsto di incassare di più, ma non si può certo dire che non ci sono risorse. A questo punto - prosegue - si riunisca la commissione e si faccia chiarezza sulla reale situazione economico-finanziaria del Comune. Tra l'altro, gran parte dei soldi ottenuti con le multe devono essere destinati proprio a interventi sulle strade, quindi si comprende ancora meno la cancellazione delle asfaltature previste». Mario Lucini (capogruppo del Pd) aggiunge: «C'è davvero da preoccuparsi se pensiamo che si affronterà un altro inverno con le strade più trafficate ridotte già in partenza in condizioni disastrose. Le giustificazioni arrivate in questi giorni non sono accettabili, la realtà è che il bilancio è stato costruito male e ora ne paghiamo le conseguenze. È vero, il governo sta tartassando i Comuni, ma chi governa Como si è attrezzato malissimo. Adesso è troppo facile limitarsi a dire che sono costretti a rinviare le asfaltature». Perplessità anche per il Pdl. Furibonde le categorie.

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