Ragazza molestata
I genitori da Coletti

A stare ai messaggini inviati da don Marco Mangiacasale sul telefonino di lei don Marco avrebbe voluto più attenzioni e meno freddezza. Febbraio stava ormai volgendo al termine, e quel gelo nei rapporti con l'ex parroco era probabilmente il segnale di una stanchezza ormai al capolinea.

COMO A stare ai messaggini inviati sul telefonino di lei - una ragazzina minorenne - don Marco avrebbe voluto più attenzioni e meno freddezza. Avrebbe desiderato che lei gli dedicasse più tempo. Febbraio stava ormai volgendo al termine, e quel gelo nei rapporti con l'ex parroco era probabilmente il segnale di una stanchezza ormai al capolinea.
Da settimane, infatti, la giovane lanciava, anche attraverso internet, messaggi di disagio. Quella storia che la tormentava da oltre tre anni, ormai, era diventata un peso eccessivo da portarsi dentro. E lo sfogo che ha portato all'arresto di don Marco Mangiacasale, accusato di violenza sessuale continuata e aggravata, era solo questione di ore.
È dopo una confessione con l'attuale parroco di San Giuliano, don Roberto Pandolfi, che la giovane ha deciso di rompere il muro di silenzio e raccontare tutto quanto.
La ragazza parla con i genitori. Giovedì primo marzo il parroco di San Giuliano accompagna i genitori della giovane a parlare con il vescovo.
Monsignor Diego Coletti, nel primo pomeriggio di venerdì scorso, si presenta spontaneamente in Procura per mettersi a disposizione dei magistrati e garantire la più totale collaborazione da parte della Diocesi.

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