Rimborsi d'oro in Regione
Comaschi dal magistrato

Scatta questa mattina la fase due degli interrogatori ai consiglieri del Pirellone finiti sotto inchiesta.

COMO Pranzi (in qualche caso per una sola persona), cene (la fattura più alta è quella del 27 dicembre del 2011 al ristorante "Bellavista" di Cusino. Novecento euro per 30 pasti a 30 euro ciascuno), elettronica e una marca da bollo per un totale di 21.575 euro. È la cifra che la procura di Milano contesta al consigliere leghista Dario Bianchi, convocato per questa mattina dai magistrati che lo accusano di peculato.
Scatta questa mattina la fase due degli interrogatori ai consiglieri del Pirellone finiti sotto inchiesta. Il primo convocato era stato Gianluca Rinaldin (che non si era presentato a causa dell'indisponibilità del suo avvocato). Oggi, tocca a Bianchi, ma ha già detto che non andrà a Milano, deciso a seguire la linea del partito. Nessun esponente leghista finora ha infatti risposto ai magistrati. Domani, invece, sarà GiorgioPozzi (ex consigliere regionale) ad andare in procura  per chiarire i dettagli dei 9.547 euro, spesi prevalentemente in pranzi e cene in ristoranti di lusso.
Lunedì prossimo è stato infine convocato un altro leghista, Edgardo Arosio.

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