Ed è già toto-successore
In pole c'è Angelo Scola

Circa la metà dei cardinali in conclave sono europei, un terzo dei quali italiani e proprio tra loro si cela il più, è proprio il caso di dirlo, papabile di tutti. L'ex patriarca di Venezia è in pole position per la successione al soglio pontificio

Ratzinger scuote la rete: tra i successori in pole position c'è Angelo Scola. Tra increduli devoti ancora sotto choc, invettive al vetriolo e ironia dissacrante si fa spazio anche il toto-Papa.
Da chi cita il Sanremese «Papa Nero» cantato dai Pitura freska qualche anno fa, a chi teme l'avverarsi di antiche profezie sono i numeri a parlar chiaro.
116 o 117 i cardinali che potrebbero partecipare al conclave. Il condizionale è d'obbligo perché c'è chi potrebbe compiere prima, i fatidici 80 anni che impediscono di prendervi parte.
Circa la metà sono europei, un terzo dei quali italiani e proprio tra loro si cela il più, è proprio il caso di dirlo, papabile di tutti: Angelo Scola. L'ex patriarca di Venezia è in pole position per la successione al soglio pontificio.
Se s'avverasse questa prospettiva la Diocesi di Milano, di cui Varese è viva parte, si troverebbe di fronte a una doppia novità epocale. Cambiando in pochissimo tempo Papa e Arcivescovo. Il settantunenne cardinal Scola, considerato molto vicino a Benedetto XVI, è «tallonato» dalla figura del segretario di Stato Vaticano Bertone (che ricoprirà il ruolo del Camarlengo), da quella di Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana e dal più giovane Giuseppe Betori cardinale di Firenze.
La scelta ovviamente potrebbe essere legata al carisma del candidato ed entrerebbero in gioco le spinte riformiste dell'arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn o il lavoro del francese Jean Louis Tauran, responsabile del dialogo interreligioso o ancora il canadese Marc Oullet tra i più quotati dagli scommettitori.
Per i bookmaker, però, il vero favorito potrebbe arrivare dal ?continente nero?, una di quelle ?terre di frontiera? come quelle sudamericane a maggiore tasso di evangelizzazione.
Il nigeriano Francis Arinze e il ghanese Peter Turkson sono i più quotati per una scelta senza precedenti nella storia.

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