«In diecimila
per il Crocifisso»

Il vescovo saluta ogni bambino incontrato lungo il tragitto della processione del Venerdì santo. E una carezza per tre anziane in carrozzina a San Bartolomeo.

COMO Un «ciao» con la mano rivolto virtualmente a ogni bambino incontrato lungo il tragitto della processione del Venerdì santo. E una carezza per tre anziane in carrozzina a San Bartolomeo. Poi, in via Milano, il vescovo Diego Coletti rompe il protocollo ed "esce" dalla processione per accarezzare un'altra signora sulla sedia a rotelle. Poi, poche decine di metri prima di ritornare nella basilica di viale Varese, alza la mano e saluta una bimba con la giacca a vento fucsia, che ricambia guardando dritto negli occhi il vescovo.
Sono stati in diecimila, ieri pomeriggio, a seguire la processione. Ad aprirla due bambine con in mano le catene spezzate, simbolo del miracolo del 1529. Lungo via Cadorna gli alpini, gente affacciata ai balconi ricoperti con i drappi rossi e persino i dipendenti della banca in strada a guardare il Crocifisso. C'è anche chi si siede sul marciapiede portandosi la sedia dall'appartamento.
Dopo le bambine e i volontari dell'Unitalsi, Comocuore (con le volontarie in cappotto rosso fuoco e il presidente Giovanni Ferrari), la Croce Rossa, la Croce Azzurra, le confraternite, le suore, i chierichetti, il clero.

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 30 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA