Como cade a pezzi
«Ci pensano solo i privati»

Sempre più privati pronti a dare il proprio contributo per togliere la palizzata dal cantiere per le paratie sul lungolago.

COMO Dopo lo sfogo del presidente degli Albergatori Roberto Cassani, che ha dichiarato la disponibilità degli operatori ad abbattere le palizzate, ma che al contempo ha rimarcato l'importanza di non chiedere oltre l'aiuto ai privati, sempre più operatori sono pronti a dare il proprio contributo per togliere le barriere dal cantiere per le paratie sul lungolago.

Nella vicenda interviene il costruttore Angelo Majocchi. «La sostituzione della palizzata nel cantiere del lungolago l'avrei fatta gratuitamente - spiega Angelo Majocchi, titolare dell'impresa edile Nessi&Majocchi di Como - Anzi. Non comprendo come possa pretendere Sacaim di farsi pagare dal Comune». «Sacaim dopo aver posizionato una palizzata non idonea al luogo, pretende di farsi pagare l'intervento di sostituzione. E il Comune è costretto a cercarsi degli sponsor. Avrebbe dovuto essere l'azienda a rimediare a proprie spese. Del resto - scandisce - cosa sono per Sacaim 40mila euro quantificati su un appalto di svariati milioni?».

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