Como: via le palizzate
dal cantiere sul lungolago

L'amministrazione comunale ha sollecitato la Sacaim affinchè trovi il modo di restituire il panorama del lago a comaschi e turisti. Si pensa a una protezione trasparente per il cantiere


Con un po' di sole la malinconia del lago in città si fa sentire ancora più forte.  Una sensazione che disturba anche l'amministrazione comunale che ha sollecitato martedì la Sacaim affinchè trovi il modo di restituire il panorama a comaschi e turisti.
Le palizzate dritte contro il panorama pesano infatti come le tende spesse di un sipario teatrale sugli occhi degli spettatori; solo che il sipario si apre e svela lo spettacolo, le assi delle paratie no. Insieme al sindacoMario Lucini, se ne era accorto anche il vescovoDiego Coletti lunedì scorso quando, in un'intervista pasquale, aveva dichiarato: «Quando passo davanti al cantiere - aveva detto il vescovo - ho la sensazione un po' deprimente di una città blindata da queste pareti. Mi hanno spiegato che il problema non è così semplice da risolvere, ma bisogna chiedere che ciò avvenga. Questa ferita è un'ottima occasione per far vedere come siamo capaci di affrontare e risolvere problemi anche complessi». Detto e quasi fatto.

Il sindaco ci sta pensando da parecchio tempo a sostituire le pareti coprenti con qualcosa di più leggero che faccia vedere il lago
«Proprio ieri (martedì, ndr) ho sollecitato la richiesta di un preventivo e la disponibilità della Sacaim a togliere e sostituire le palizzate - spiega Lucini -. Abbiamo pensato da subito che le barriere dovevano essere tolte, soprattutto con l'arrivo della bella stagione, e stiamo cercando di verificare la possibilità di farlo. Già tempo fa ho chiesto disponibilità e preventivo alla ditta e ora l'ho sollecitata per capire se si possono rimuovere le pareti pur garantendo ovviamente la sicurezza. Noi dipendiamo assolutamente dalla Sacaim, non possiamo prendere decisioni senza il suo ok. In base alla risposta di Sacaim interverremo, ma bisognerà trovare uno sponsor che ci aiuti a sostenere i costi della rimozione».

Lucini toglierebbe subito le palizzate. «Almeno fintanto che il cantiere è fermo, è assolutamente auspicabile rimuoverle, poi - aggiunge il sindaco - quando i lavori ripartiranno vedremo come fare per consentire gli interventi e garantire la sicurezza. Non si sa esattamente quando il cantiere ripartirà, ma di certo non prima dell'autunno».
Dello stesso parere è  Roberto Cassani, presidente degli albergatori  e proprietario dellìhotel Metropole & Suisse. «L'idea di togliere le barriere è sicuramente buona, va però verificata la fattibilità dell'operazione, so che servono l'ok della Sacaim e i soldi per farlo, che il Comune non ha».

© RIPRODUZIONE RISERVATA