I cavalli del Bisbino
arruolati in artiglieria

Uno o più esemplari della mandria potrebbe presto vestire le stellette, ed entrare a far parte del reggimento di artiglieria di Milano. Manifestazione di ambientalisti italiani e ticinesi per salvare gli animali

CERNOBBIO La mandria brada del Bisbino potrebbe presto vestire le stellette, ed entrare a far parte del reggimento di artiglieria a cavallo di Milano. A prendere a cuore la vicenda è stato il console generale della Svizzera a Milano, David Vogelsanger. «Ritengo inammissibile - ha dichiarato il console - che nel 2009 questi animali possano rischiare l’eliminazione». Il console si è attivato, e ha contattato l’ex comandante del reggimento meneghino, la più antica unità militare della città, il colonnello Vincenzo Stella (ora in forza al ministero della Difesa, a Roma). Stella e il suo successore, colonnello Valentino De Simone, si sono detti disponibili a farsi carico anche fin da subito di uno o più di questi esemplari. Sempre da Milano si è fatta avanti anche un’altra personalità. L’architetto novantaquattrenne Guglielmo Mozzoni, già capitano durante la seconda guerra mondiale, e poi partigiano, catturato dai fascisti rischiò la fucilazione proprio sul monte Bisbino. Salvato in extremis grazie alla mediazione del console americano a Lugano e dal servizio di informazione militare svizzero, Mozzoni, grande amante dei cavalli e proprietario di una scuderia, si è detto anch’egli pronto ad adottare almeno uno degli avelignesi per i quali in questi giorni sta avvenendo una mobilitazione generale.
Per tutta la giornata di ieri, fino a tarda sera, l’imbocco della strada del Bisbino a Rovenna è stato presidiato da gruppi di ambientalisti italiani e ticinesi impegnati a evitare in maniera tassativa il prelievo di altri cavalli.

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