Sul lavoro non s'è mai visto
eppure è costato 84mila euro

Nel 2008 non ha mai lavorato, ma l’ospedale Sant’Anna ha dovuto sborsare ugualmente, per lui, 83.863 euro e 76 centesimi. Parliamo di Angelo Rumi, l’ex primario del reparto di Chirurgia A di via Napoleona, condannato in primo grado il 20 novembre 2006 a cinque anni e quattro mesi di carcere per sette omicidi colposi

Link: le retribuzioni dei medici del Sant'Anna

COMO Nel 2008 non ha mai lavorato, ma l’ospedale Sant’Anna ha dovuto sborsare ugualmente, per lui, 83.863 euro e 76 centesimi. Parliamo di Angelo Rumi, l’ex primario del reparto di Chirurgia A di via Napoleona, condannato in primo grado il 20 novembre 2006 a cinque anni e quattro mesi di carcere per sette omicidi colposi, pazienti che aveva in cura e morti - secondo la sentenza del giudice di Como - per negligenza del primario.
Lo stipendio lordo che Rumi ha percepito l’anno scorso è riportato, al pari di quello di tutti gli altri medici, nella tabella appena pubblicata dal Sant’Anna sul sito Internet ufficiale, in ottemperanza a quanto previsto dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Chiunque, digitando l’indirizzo www.hsacomo.org e entrando nella sezione «Operazione trasparenza» può conoscere le retribuzioni lorde 2008 dei dirigenti dell’azienda ospedaliera, medici e non. Scorrendo l’elenco, giunti alla matricola numero 5415 compare il nome dell’ex primario di Chirurgia, con il relativo stipendio dell’anno scorso: pur non avendo mai prestato servizio, dal Sant’Anna Angelo Rumi ha ricevuto 83.863,76 euro (cifra pari, stando a quanto riportato nello stesso documento, a un «importo netto teorico» di 47.383,02 euro). Lo stipendio del professore pavese sessantatreenne, raffrontato a quello di alcuni primari “di peso” e di grande esperienza, risulta più basso di circa 35mila euro (parliamo sempre di cifre lorde). Il motivo? Sospeso in via cautelare dai vertici di via Napoleona già nel 2003, Rumi per la prima metà del 2008 ha percepito il 50% del suo stipendio, mentre dall’inizio di giugno (dopo la decisione dell’azienda di reintegrarlo nel presidio di Mariano Comense con mansioni manageriali) è risalito al 100%. Atteso nel suo nuovo ufficio, però, il 6 giugno l’ex primario non si era presentato, inviando poi un certificato medico di malattia. Reiterato mesi dopo. Tanto che il professionista non ha mal lavorato neppure un giorno.
Cinque anni dopo la sospensione, insomma, il Sant’Anna si è ritrovato nella paradossale condizione di dover retribuire ancora un professionista che, in tutto l’arco del 2008, non aveva lavorato un solo giorno. E con una cifra comunque consistente. Gli oltre 80mila euro versati dall’azienda rappresentano infatti una somma di gran lunga superiore a quella percepita da molti medici di via Napoleona e, come detto, non lontanissima da quella prevista per i primari che hanno regolarmente lavorato tutto l’anno. Per fare un esempio, il medico che ha sostituito Rumi alla guida del reparto di Chirurgia, Giuseppe Capretti, stando ai dati resi noti in questi giorni ha percepito 121.059 euro lordi nel 2008. Il copione, peraltro, si ripeterà anche quest’anno.
Mi. Sa.

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