Avvocato aggredito in centro:
«Lo picchiavano e intanto ridevano»

Una ragazza racconta: «Più gli facevano violenza e più sembravano soddisfatti. Sono terrorizzata»

«Mi è rimasto impresso lo sguardo di quel ragazzo» mentre veniva picchiato. «Avrebbe voluto salire sull’auto sulla quale ero con il mio ragazzo, ma io avevo troppa paura, non sapevo il motivo di tutto quello che stava succedendo... eppure sono due giorni che ci penso, mi sento in colpa, e mi chiedo in continuazione perché possano succedere cose del genere».

A raccontare il brutale pestaggio di via Oriani, dove venerdì sera un avvocato comasco è stato aggredito e picchiato a sangue da cinque balordi ubriachi, è una ragazza che ha condiviso la sua testimonianza via Facebook con la Provincia.

«La paura è stata veramente tanta e cercavo di non vedere quello che stava accadendo, volevo solo andarmene via il prima possibile... Percorrendo in macchina la via a senso unico dietro il parchetto di via Sant’Elia - scrive la giovane comasca - sentiamo delle urla provenienti dalla via Oriani, nella parte vicino a viale Cavallotti. Quando arriviamo all’incrocio vediamo tanti ragazzi, con bottiglie di alcolici in mano, tirare schiaffi a un altro ragazzo» insultandolo.

Un pestaggio di una violenza inaudita che costringe lo sventurato avvocato a farsi medicare in ospedale, dove i sanitari gli hanno diagnosticato una prognosi di ben 35 giorni.

Leggi l’intera testimonianza su “La Provincia” di lunedì 29 febbraio

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