Turismo, Como
cresce con la cultura

Se ne è parlato alla presentazione del Premio internazionale di letteratura “Città di Como” Camesasca: «Non servono decine di loghi ma la capacità di promuovere davvero il nostro territorio»

La cultura è un volano per il turismo. Questa è la tesi sostenuta al Palace Hotel per la presentazione della terza rassegna del premio internazionale di letteratura città di Como presieduto da Giorgio Albonico. Cultura come poesia, come arte, libri, che si trasformano però in eventi, attrattive, per portare sulle rive del lago ancora più turismo, la vocazione del nostro territorio. «Siamo sempre stati una zona con una mentalità manifatturiera – così è intervenuto Andrea Camesasca, delegato per il turismo della giunta camerale – senza fare attenzione alla bellezza del luogo in cui viviamo, anzi alle volte abbiamo rovinato quartieri e natura. Quest’anno il risultato per il turismo è stato più che ottimo, con due milioni e 600mila presenze giunte qui per visitare Como, ma possiamo fare di più. Serve una cultura turistica, che non si limiti a disegnare decine di loghi, ma che sappia davvero promuovere le terre di Manzoni, di Stendhal, dove hanno soggiornato Churchill e Napoleone». Per Camesasca il lago deve rimanere vivo anche d’inverno, non basta il periodo che va da giugno a settembre.

«Tutto vero – ha ribattuto Andrea Vitali, lo scrittore, presidente della giuria del premio letterario comasco – poi però succede che l’orrido e la chiesetta del mio paesino, delle splendide perle, hanno la porta chiusa e non vengono aperte al pubblico. Dobbiamo anche essere concreti. Giusto però puntare ad iniziative come il premio letterario, perché in questa città la cultura metta le radici e cresca così che tutto ciò che c’è di bello possa girarci intorno».

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