Barba, un gol sulla torta di compleanno: «Questa squadra ha voglia di vincere»

Serie B La rete decisiva del difensore a Cesena due giorni dopo aver compiuto 30 anni: «Con lo Spezia noi cattivi, antipatici e vincenti. E io non sono qui solo per partecipare»

Il regalo più bello per i suoi trent’anni Federico Barba se l’è fatto da solo. E l’ha fatto anche a tutti, compagni è tifosi. Venerdì è stato il suo compleanno, domenica ha segnato la rete che è valsa la prima vittoria stagionale del Como. «Bellissimo festeggiare così, soprattutto perché si è vinto. E provare a fare altri gol è senz’altro uno dei miei obiettivi, anche se spero soprattutto di aiutare la squadra a non prenderne...».

Squadre

Nei trent’anni di Federico Barba - che insieme a Semper è il nuovo acquisto più utilizzato sinora, sempre titolare – ci sono veramente tante cose, tante esperienze, tante squadre. Una storia che comincia con il giallorosso della Roma, da ragazzino, «sono stato fortunato, cresciuto a Trigoria con tanti compagni diventati poi giocatori importanti, le esperienze da raccattapalle all’Olimpico, i ritiri e le convocazioni con la prima squadra, con allenatori fortissimi», con cui vince subito lo scudetto negli Allievi e nella Primavera. Ma la sua carriera da grande passa da altre esperienze, intervallate anche da tre stagioni all’estero, «forse le più formative anche a livello umano, mi è sempre piaciuta l’idea di confrontarmi anche con un calcio diverso. Belle soprattutto le due esperienze in Spagna – con Sporting Gijon e Real Valladolid, ndr -». Ma il suo meglio, a livello di vittorie, lo ha avuto in Italia, nelle due squadre in cui si è fermato per tre stagioni, Empoli e Benevento, con cui ha conquistato la promozione in serie A.

E tre anni è anche il periodo che ha scelto con il Como, dopo l’esperienza dell’anno scorso al Pisa. «Non sono venuto qui per il gusto di partecipare alla serie B, ma per ottenere qualcosa di più. E il Como mi ha convinto per questo, per le potenzialità e le ambizioni di questa società che sta lavorando benissimo. E l’inserimento in questo gruppo è stato subito semplice, piacevole. Ho trovato due ex compagni, Semper era con me al Chievo e Verdi all’Empoli, e tanti giocatori che ho affrontato da avversari in questi anni. Domenica mi è piaciuto molto l’atteggiamento di tutti, la voglia di portare a casa la vittoria anche a costo di sembrare brutti e antipatici... Siamo sulla strada giusta, anche se c’è ancora tantissimo da fare e dimostrare».

Esperienza

La sua esperienza in serie B lo porta a sostenere che «è un campionato veramente molto cambiato in pochi anni. E’ sempre stata una categoria difficile, ma ora sono veramente tante le squadre che puntano a vincere, e le società che possono costruire organici molto validi. Non c’è una partita che non sia complicata, qualche anno fa non era così».

L’anno scorso con il Como non si è mai incrociato, «all’andata non ero ancora a Pisa, al ritorno ero squalificato. Ricordo invece la sfida di due anni fa al Sinigaglia con il Benevento, stavamo perdendo e in dieci riuscimmo a pareggiare». Ora, proprio per evitare anche episodi del genere, il Como ha puntato anche sulla sua esperienza. «Ho giocato con diversi moduli, a tre, a quattro, anche diverse partite da terzino, credo di essere un difensore abbastanza duttile. L’ultimo gol prima di questo lo segnai l’anno scorso contro la Ternana, fu la mia unica rete in campionato. Con lo Spezia sì, ero lì davanti per provare a dare una mano: non è stata una rete bellissima, ma ci ho voluto credere, e il gol è arrivato. Perché crederci sempre è la cosa più importante, quella che non deve mancare mai».

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