Longo: «Soddisfatto del Como, ha lavorato bene»

Calcio serie B Dopo la sosta, torna il campionato e gli azzurri domani ripartono dal Sinigaglia con la Ternana. «Un avversario meno semplice di quanto si possa pensare, ma noi abbiamo voglia di ribadire i miglioramenti»

Squadra che vince non si cambia? Non è detto che stavolta sia così. Moreno Longo presenta questo ritorno in campo con la Ternana come qualcosa di diverso rispetto alla partita di La Spezia. Perché diverso è l’avversario, ma diverso è anche il tempo, con due settimane di lavoro in più nelle gambe di tutti.

Che all’inizio della stagione vuol dire tanto. «All’inizio - dice il tecnico del Como – la componente fisica incide certamente di più, nelle primissime giornate. Poi comincia a prevalere l’aspetto mentale, il modo in cui si affrontano le partite. E credo che già contro lo Spezia questo si sia visto. Anche se vorrei fare un inciso, l’abbassamento della Nazionale l’altra sera quando si stava vincendo, secondo voi è stata una richiesta di Spalletti? Non direi proprio, sono situazioni istintive...».

Questione di atteggiamento

Un esempio che è una indiretta risposta ai dubbi espressi nei suoi confronti dopo il cambio di atteggiamento della sua squadra per esempio contro la Reggiana, ma anche una considerazione su come invece nell’ultima partita la sua squadra sia migliorata in questo senso. Più padrona del fisico ma anche più sicura di sé nella testa.

Che Como ci si dovrà aspettare quindi domani con la Ternana? «La squadra ha lavorato bene, grazie anche ai tre punti conquistati prima della sosta, io sono molto soddisfatto. Si giocherà quindi con la voglia di ribadire questi miglioramenti, anche se la Ternana è un avversario meno semplice di quello che può sembrare. Non sono partiti bene, verranno qui dunque con la fortissima intenzione di fare punti, hanno un forte spirito battagliero. È vero, hanno cambiato diversi giocatori, ma con elementi altrettanto competitivi».

Quali saranno le armi del Como lo scopriremo come sempre domani, non è abitudine di Longo dettagliare in anticipo le sue scelte. La certezza è solo una, per ora. Mancherà ancora Alberto Cerri, e la sua possibilità di tornare in campo non è ancora indicabile con precisione. Un guaio non da poco che ha costretto a modificare il percorso di lavoro studiato da Longo, perché «Alberto è certamente un giocatore con caratteristiche particolari, per quanto sia giusto dire che in attacco abbiamo ottime alternative. Ma questa è una perdita grande per noi, anche perché al di là del gol, aveva cominciato molto bene la stagione. Invece ci vorrà pazienza, è un infortunio da affrontare con calma».

E intanto, porte aperte - si spera in tutti i sensi - a Gabrielloni. Ma potrebbe esserci qualche chance anche per Verdi? «Abbiamo trequartisti che possono giocare anche da punte, se serve», ma non sembrerebbe questo il caso, non ancora. Però «Verdi è comunque uno dei papabili, come tutti gli altri», in vista di un impiego domani.

Soluzioni a centrocampo

Le soluzioni in mezzo al campo, e dietro le punte, sono tante. A differenza di Cerri, Abildgaard ha ripreso regolarmente. E le possibili varianti a centrocampo, dove invece si è fermato ancora Baselli, restano una carta importante da giocare. «Tante possibilità, ognuno ha caratteristiche diverse, il che ci rende meno codificabili per gli avversari, anche se un’identità precisa va comunque ricercata».

Con o senza Chajia? «Come ho spiegato, lui è una risorsa importantissima ora che lavora con continuità e sta bene. Ma anche Da Cunha con lo Spezia ha fatto una partita egregia», insomma, l’enigma si scioglierà solo domani.

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