Como, Centi se ne va in silenzio
«Non sono stressato. I motivi? Chiari»

Lascia il responsabile del settore giovanile, una bandiera. Duro colpo, anche per i tifosi azzurri

Como, Centi se ne va in silenzio «Non sono stressato. I motivi? Chiari»

Un duro colpo. Se pensate che solo meno di un mese fa Giancarlo Centi era stato nominato dai tifosi presidente ad honorem del Como, per come si era battuto a difesa dei diritti azzurri (e della gente azzurra) vietando a Oliver Amela (emissario di Lady Essien) di parlare nella sala stampa del Sinigaglia.

L’altro ieri un passo indietro ufficiale, dopo che sin dalle ore del mattino di mercoledì erano cominciate a circolare voci di un suo possibile disimpegno. Centi ha detto no al progetto. Per i tifosi è un colpo pesante, ed è una mossa che sfila un pezzo importante del progetto presentato al bando.

Ma perché Centi se ne è andato? Il capitano, la bandiera non ha voglia di rilasciare dichiarazioni. Lo farà in futuro.

Una cosa però ha voluto dirla: «Ho letto che sarei stressato per quello che ha passato il settore giovanile nelle ultime settimane, che sarei abbattuto e tramortito dall’esodo dei ragazzi e per questo me ne sarei andato. Non è così. Non vado via perché sono stressato.Ma se vado via le ragioni sono altre e i motivi sono sotto gli occhi di tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA