Si spacca il fronte della Lega Pro
Tra chi vuol giocare e chi i tribunali

In vista dell’Assemblea, l’impressione è che qualche società voglia andare per conto proprio

Ripartire o no, tornare in campo o decidere le promozioni a tavolino. Non c’è soluzione che riesca a mettere d’accordo tutti in serie C. C’è già, anzi, chi si è mosso a livello legale, mandando alla Lega Pro. Il Bari ha inviato una diffida, il Carpi ha fatto partire un esposto anche alla Figc, posizioni fortemente contrarie al sorteggio di cui si è parlato per stabilire le promozioni in serie B.

Ma lo stesso Monza, come già espresso nei giorni scorsi dal suo ad Adriano Galliani, ha più volte espresso la volontà di conquistare la promozione sul campo e non a tavolino. Sul piede di guerra anche la Reggina, capolista nel girone C, che teme l’annullamento della stagione e vorrebbe provare a proseguire.

A più di dieci giorni dall’Assemblea di Lega, in programma lunedì 4 maggio, la situazione continua a essere tesa. Sulla questione sorteggio Ghirelli è ancora intervenuto precisando che «i presidenti sono chiamati a discutere all’interno di un percorso democratico. Abbiamo convocato l’Assemblea, il giorno dopo ci sarà il Consiglio federale che deciderà cosa fare. In questi giorni sono arrivati due esposti, li faremo esaminare per capire se dal punto di vista legale-guiridico il sorteggio sia una soluzione fattibile. Un giurista ci dirà se si potrà fare o meno. La quarta promozione è prevista dal regolamento e credo che andrebbe trovata, un modo lo troveremo. Non ci potremo fermare a tre».

Rimane però il grande problema di come poter ricominciare, anche prendendosi del tempo in più. Come ha ricordato ancora ieri il ds del Como Ludi, «il nostro è uno sport di contatto fisico, di condivisione degli spazi. Oltre alla difficoltà nell’attuare i protocolli sanitari, non si può rischiare di rovinare anche la prossima stagione. Che invece dovrà essere quella vera per la ripartenza e ba organizzata nel migliore dei modi». 

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