Qui Como, qui Savona
Storie di gioia e lacrime

Nel momento in cui ieri sera la Como Nuoto festeggiava il ritorno in A2, la Pallanuoto Como viveva il suo dramma sportivo

Questa è una storia di gioia e lacrime. Di un ritorno in A2 e di una mancata promozione sul più bello. Riviviamo insieme la lunghissima notte della pallanuoto comasca.

Inizia il match tra Como Nuoto e Sturla, mentre a Savona la sfida di ritorno tra Arenzano e Pallanuoto Como è sul tre pari dopo due tempi.

Inizio ottimo dei gialloblu, parziale di 1 a 3, l’impresa di agguantare la “bella” sembra possibile. Sono tanti gli spettatori in piscina a Savona, ma sono molti di più quelli che riempiono quella di Muggiò, con un tifo organizzato e rumoroso, mai scorretto, sempre e solo a sostenere. L’inizio dice che Sturla ha ritrovato la concentrazione: difesa serrata sul boa, ripartenze e gol di Ferrari (0-1).

Garancini non si dà pace per una rete evitabile, ma farà miracoli in tutta la partita: decisivo. Pareggia Pellegatta su rigore, capitan Pagani sfrutta il pane e volpe mangiato per una vita e infila un distratto Chiara (2-1). A Savona l’Arenzano pareggia (3-3), il match è estremamente equilibrato, la Pallanuoto Como mette ancora il muso avanti (3-4, Tedeschi), la speranza è viva. Intanto all’Olimpica la Sturla pareggia con uno schema ben eseguito in superiorità (2-2), Laisi raddoppia poco dopo e la doccia è fredda. Nessuna agitazione, la gara è lunga: Foti lascia il campo, siamo ad inizio terzo tempo, ci spingiamo a dire che oggi può non essere una tragedia. Responsabilità: impatta Pellegatta, eroico ed instancabile, poi è Fusi a rubar palla e concludere l’azione con una palombella omicida (4-3).

Ancora un bel gol in superiorità della Sturla (4-4), e da Savona arriva la notizia: Arenzano pareggia (4-4, anche qua) ed è poi un Siri a caso tra i due Alberto Siri presenti a siglare il gol vittoria (5-4 a 2 minuti dal termine). Il fortino ligure tiene fino alla fine, la Pallanuoto Como soccombe: 5-4, addio sogni di promozione, l’anno prossimo si riparte ancora dalla serie B.

Torniamo a Muggiò: Jacopo Pellegatta è l’eroe dei due tempi finali, meravigliosa la rete-vittoria, siglata da posizione decentrata con una rovesciata che coglie di sorpresa l’estremo ligure. Ed è persino capace di non infierire, sbagliando il rigore del doppio vantaggio: scherziamo, naturalmente, e perdoniamo con un’amichevole pacca l’errore.

Tutti in acqua, a fine partita, anche quel Tete Pozzi autore del miracolo-promozione e che a bocce ferme ricorda: «Nel 2010 accompagnai la Como Nuoto in serie B, e piansi disperato. Ora ho regolato il conto col passato, stavolta piangerò di gioia». Quando uno stesso punteggio (5-4) può significare inferno o paradiso…

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