«Canturina bis anche in trincea»
Le condizioni del parco delle Groane

«Tutelare il paesaggio collinare e garantire opere di mitigazione». Il Wwf: «Costi triplicati»

Se proprio la Canturina bis si dovrà fare, che sia realizzata, su Cantù, almeno in trincea, laddove possibile. Nascosta agli occhi. È questo quanto si ricava dalla lettura della relazione tecnica della variante generale al Piano territoriale di coordinamento e piano del Parco delle Groane. Non si oppongono i tecnici del Parco alla Canturina bis, «previsione di infrastruttura viaria che interessa, seppur marginalmente, il territorio di ampliamento del parco delle Groane», si legge. Il tracciato è in fase di definizione in Provincia e la preoccupazione da parte delle associazioni ambientaliste è già stata espressa. A pagina 401 del malloppo - un totale di 494 pagine in cui si dà conto anche delle proposte e dei suggerimenti pervenuti in questi mesi all’ente Parco - viene dato spazio alla cosiddetta proposta di azzonamento delle aree di ampliamento. E non manca Cantù. «Viene inoltre indicato il tracciato stradale denominato Canturina bis così come individuato dal Piano del governo del territorio e dal Piano territoriale di coordinamento provinciale - scrivono i tecnici del Parco, sede a Solaro, Milano - Qualora si intendesse procedere alla realizzazione dell’opera si dovrà tenere conto di tutte le problematiche legate alla tutela e salvaguardia dell’area protetta e del paesaggio collinare. Pertanto si dovrà valutare di sviluppare, laddove possibile, il tracciato in trincea, di garantire opportuni corridoi atti a evitare fenomeni di deframmentazione». E ancora: «Si dovranno garantire opportune opere di compensazione e mitigazione, atte a valorizzare le aree circostanti il tracciato e a garantire a conclusione dei lavori un saldo positivo della qualità dell’ambiente». Tutto questo si aggiunge alle tre diverse posizioni assunte dai Comuni interessati. C’è Cantù che attende le valutazioni tecniche della Provincia, preliminari alla scelta fra tracciato in galleria e in superficie. Figino che ribadisce la contrarietà a qualsiasi attraversamento sul proprio territorio che non sia in galleria naturale. E Carimate, viceversa, pronto a valutare il tracciato in superficie, purché le previsioni viabilistiche si orientino su una reale diminuzione del traffico. «Realizzare il tracciato in trincea - afferma Gianni Del Pero, presidente del Wwf Insubria - costerebbe il triplo per le criticità idrogeologiche presenti e la necessità di tutela del territorio e dell’ambiente».

(Christian Galimberti)

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