Mariano, Villa Sormani, altri tre mesi di cantiere. «Difficile reperire operai e materiali»

La Edilgrande ha chiesto una proroga al Comune a una settimana dalla scadenza. L’assessore Benelli: «C’è bisogno di manodopera specializzata. Si punta ad aprire in primavera»

Si dilatano i tempi per arrivare alla chiusura del cantiere di recupero di Villa Sormani a Mariano.

Una settimana prima del termine previsto per la fine dei lavori, l’impresa che ha vinto l’appalto da poco più di mezzo milione di euro, la EdilGrande, ha chiesto una proroga di tre mesi a causa delle difficoltà a reperire sia il materiale sia la manodopera specializzata sul mercato. Ad annunciarlo è l’assessore ai Lavori pubblici, Enrico Rudy Benelli, che punta ora a riaprire la villa per la primavera in modo da riportare la stagione estiva sul palco di via Montebello.

«I lavori stanno procedendo lentamente» ammette Benelli che, alla vigilia dello scadere dei sei mesi di tempo stimato come necessario per terminare il recupero, iniziato il 14 giugno, si confronta ancora con le impalcature alzate per riqualificare le facciate esterne.

«L’azienda ha chiesto una proroga ai lavori a causa delle difficoltà di reperimento dei materiali e della manodopera specializzata sul mercato dovuta a una particolare congiuntura socio-economica e sanitaria».

Il rinvio chiesto è di novanta giorni alla chiusura del cantiere in via Montebello. Un intervento importante per la comunità a cui la giunta vuole riconsegnare la villa, grazie a un investimento di 650mila, coperto per 480mila euro dal bando di Fondazione Cariplo, vinto dalla precedente amministrazione.

Premiato il progetto di recupero del piano terra che porta a rifare le facciate della dimora che si affacciano sul cortile e sul giardino, una porzione di tetto e, infine, riqualificare la “Sala delle vetrate” come aula polifunzionale e l’ex rimessa come punto ristoro.

«La richiesta di proroga è stata presentata, ora valuteremo se accordarla o far scattare le penali di ritardo» anticipa Benelli che detta un nuovo cronoprogramma. «Il nostro obiettivo è di riaprirla al pubblico per la bella stagione, chiudendo il cantiere per marzo» aggiunge l’amministratore che si trova così costretto a confrontarsi con i ritardi di un cantiere che hanno permesso di ospitare solo due degli eventi inseriti nel calendario autunnale cittadino.

Certo non è la prima volta che il cantiere di recupero della dimora si allunga dal momento che la villa è stata chiusa al pubblico dalla passata Amministrazione, tutta impacchettata nei ponteggi di rifacimento del tetto, rimanendo inutilizzata, o solo parzialmente aperta, ormai da più di tre anni. «I cittadini si chiedono a che punto sono i lavori perché è mancata un’ informazione puntuale» interviene il capogruppo del Pd, Alberto Crippa che boccia l’organizzazione del cantiere. «Tutti si aspettavano di avere la dimora già utilizzabile questo autunno, non so se sarà pronta per la primavera, ma alcune situazioni, come i rapporti con la sovraintendenza, bisognava prenderli prima e considerarli nella durata del cantiere - aggiunge Crippa -. Ci sono dei fatti oggettivi, come la carenza di materiali sul mercato, ma altre situazioni di ritardo sono legate all’organizzazione».

Silvia Rigamonti

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