Nuova biblioteca e Villa Sormani
«A Mariano più spazi ai giovani»

Ci sono i ragazzi al centro degli interventi per i due poli culturali in centro città: si ampliano i locali per i libri e nasce una sala studio nella dimora storica chiusa da anni

Dare più spazi alla cultura per rivitalizzare il centro. È questo il filo rosso che unisce due dei più importanti cantieri promossi dal Comune pronto a investire oltre 1 milione di euro a Mariano.

Il primo si concentra sulla biblioteca che guadagna nuove volumetrie al piano terra, mentre il secondo è complementare al servizio di prestito dei libri, portando quanti hanno bisogno solo di studiare in Villa Sormani che rinasce come spazio polifunzionale con annesso bar per poter vivere ogni stagione dell’anno.

Questa è l’azione promossa dalla giunta, come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Enrico Rudy Benelli, nel tour di presentazione dei cantieri della cultura di ieri mattina.

Perché là dove c’erano l’ufficio Manifestazioni e l’UniTre, l’amministrazione ha immaginato l’emeroteca che oggi prende forma grazie al lavoro degli operai della messinese “Pmm” che si sono aggiudicati l’opera di riqualificazione del servizio di prestito dei libri da 400 mila euro, coperta per 125 mila euro da fondi di RetiPiù. «Abbiamo scelto di salvare la sala civica che con i suoi 150 posti risulta l’aula più capiente di proprietà comunale» spiega Benelli che così motiva la scelta di estendere la biblioteca al piano terra, ma sul lato di via Garibaldi.

Da qui parte la strada che porta a Villa Sormani che il Comune vuole riaprire alla città grazie a un investimento di 780mila euro, coperto per 480mila euro dal bando di Fondazione Cariplo, vinto dalla giunta precedente.

Il cantiere si concentra sul piano terra dove nasceranno un bar e un’aula studio nella sala delle vetrate. Ancora, si rifaranno la parte mancate del tetto e tutte le facciate che guardano al giardino che verrà riqualificato anche con l’abbattimento dei muri prefabbricati, per una spesa di 180mila euro.

«Non c’è modo migliore di restituire alla comunità un bene, se non aprendolo ai giovani» sorride Benelli che apre simbolicamente i cancelli dello stabile chiuso ormai da almeno due estati.

Silvia Rigamonti

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