Ospedale di Mariano, cantiere fermo
L’Asst chiama un legale per mediare

L’impresa incaricata dei lavori al blocco “B” giudica impossibile il progetto imposto. L’azienda sanitaria preferisce tentare un accordo bonario rispetto alle lungaggini di una causa

È affidato a un avvocato il compito di provare a sciogliere i nodi che frenano i lavori di recupero del blocco “B” all’interno del presidio “Felice Villa” a Mariano, fermi ormai da poco più di due mesi.

L’azienda sanitaria si è rivolta a un legale per tentare di risolvere lo scontro nato da una divergenza di vedute sull’intervento con l’impresa che ha fermato macchinari e operai un anno dopo l’inaugurazione del cantiere voluto per restituire alla comunità una porzione dell’ospedale che era inagibile da vent’anni in via Isonzo.

Il fulcro della lite ruota intorno a una variante ai lavori chiesta dalla società che ha vinto la gara: la quale ha spiegato che l’azienda sanitaria sarebbe inadempiente rispetto al contratto in una nota protocollata a fine del 2021 all’Asst Lariana.

Questa è in sintesi la posizione della Unyon Consorzio Stabile SCarl e Progress Impianti, l’associazione temporanea d’impresa che si è aggiudicata l’intervento da 6 milioni e 700mila euro per recuperare l’edificio “B”, a eccezione del terzo piano una somma importante coperta al 95 per cento dallo Stato, la parte restante dalla Regione.

Per ricomporre la frattura, l’Asst Lariana ha scelto di affidarsi all’avvocato Maurizio Zoppolato del Foro di Milano perché il professionista li aiuti a vincere una partita complessa che si gioca tutta su atti, richieste e contestazioni.

A metà gennaio, infatti, l’azienda sanitaria ha firmato la delibera che conferisce l’incarico al legale milanese per una spesa di 15.320 euro, provando a seguire la strada della mediazione a un tavolo di conciliazione per evitare che la lite si traduca in uno scontro in tribunale che dilaterebbe i tempi di un cantiere già lungo sulla carta, visto che la sua durata era prevista in 734 giorni.

«La delibera è una conseguenza del fatto che l’impresa ha bloccato i lavori perché sostiene che il progetto sia ineseguibile» spiega l’azienda sanitaria in una nota affidata al proprio ufficio stampa. «Si auspica che un accordo sia ancora possibile e per questo Asst Lariana valuterà le strade percorribili, d’intesa con il legale cui è stata affidata la valutazione della controversia sul cantiere» si conclude il breve comunicato.

Tra le prime reazioni quella del sindaco Giovanni Alberti . «Ho piena fiducia nell’Asst per come sta gestendo la partita, ossia affrontando il problema per arrivare a una soluzione nel più breve tempo possibile».

E aggiunge:«Hanno convocato un tavolo a cui ognuno è chiamato a portare le proprie richieste per vedere se c’è la possibilità di una conciliazione: perché o si trova un modo per adeguarsi oppure si va verso lo scioglimento del contratto per potere poi andare avanti con il cantiere».

Silvia Rigamonti

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