PalaTurra, si prepara il conto
Cantù vuole 7 milioni di danni

Bizzozero e Di Febo hanno incontrato il legale per la causa contro la Palasport SSD: «Entro il 5 maggio presenteremo le relazioni dei periti, poi spetterà al giudice fissare l’udienza»

Cinque anni fa, alla vigilia delle elezioni, veniva posata la prima pietra del palazzetto dello sport di corso Europa targato Turra. A mandato quasi terminato, questa amministrazione e tutti i canturini non hanno visto quella struttura terminata.

Il massimo cui si possa aspirare, oggi, è di vedere chiudere in tempi il più brevi possibile il contenzioso che vede il Comune opposto alla società bresciana che avrebbe dovuto tirar su il successore del Palababele. Nella più ottimistica delle ipotesi, già per fine anno.

Il Comune, per la mancata edificazione del palasport, chiede 6 milioni e 652mila euro. Il contenzioso ha preso il via un paio d’anni fa, contro Palasport Cantù SSD srl, davanti al tribunale civile di Como, in ordine alla risoluzione del contratto di project financing e all’accertamento del risarcimento del danno base.

.A rappresentare il Comune è l’avvocato Giuseppe Franco Ferrari, professore ordinario di diritto pubblico all’Università Bocconi di Milano, nel cui studio, venerdì pomeriggio, si sono recati il sindaco Claudio Bizzozero e l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Di Febo.

«Per quanto ci riguarda – spiega proprio quest’ultimo – stiamo portando avanti lavori per completare le relazioni peritali di parte. Entro il 5 maggio il consulente tecnico d’ufficio ha il termine ultimo per presentare la propria relazione».

«Dopo aver esaminato la perizia ufficiale e le memorie degli avvocati – prosegue – il giudice dovrà stabilire il prosieguo del contenzioso. Il che significa che, se lo ritenesse, potrebbe anche fissare l’udienza per emettere la propria sentenza. Altrimenti si proseguirà ancora».

Altri dettagli sul giornale in edicola domenica 2 aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA