Sgarbi a Cantù: «Bellezze dell’arte
e grandi artigiani, città promossa»

Il critico esalta la basilica di Galliano: «Luogo incantevole»

Cantù: un connubio felice fra la bellezza incantevole dell’arte romanica e la qualità dei prodotti di un artigianato in grado di essere all’avanguardia. Così Vittorio Sgarbi ieri a conclusione della sua “lectio magistralis” intorno a “Dal mito alla favola bella - da Canaletto a Boldini”, quinto volume della sua “Storia dell’arte” edito da “La nave di Teseo”: la casa editrice fondata dalla sorella Elisabetta Sgarbi. Il pubblico, di non meno di 200 persone, è rimasto incollato per un’ora e 45 minuti alla sedia: Sgarbi si è confermato un grande comunicatore.

All’inizio della conferenza organizzata da ArteLario, il celebre critico, reduce dal Sudafrica e da qualche difficoltà nel suo ruolo di primo cittadino di Sutri, ha detto di essere felice di essere ritornato in Italia, ad occuparsi della bellezza del nostro paese, lontano dalla burocrazia, da quelli che ha definito senza mezzi termini personaggi «che fanno rimpiangere gli animali feroci».

L’INTERVISTA SU LA PROVINCIA IN EDICOLA MARTEDI’ 4 SETTEMBRE

© RIPRODUZIONE RISERVATA