Fino, altri guai al sottopasso
Un cedimento nel cantiere

Dopo gli allagamenti di fine luglio, non ha retto un muro - Il consigliere Mazzola: «Una situazione pericolosa». Il sindaco: «Interverremo, ma la sicurezza è garantita»

«A gennaio avevamo fatto una segnalazione e ci avevano come al solito snobbato, ora è inverosimile dover documentare la condizione dell’area di cantiere alla vigilia del periodo feriale, in aperta violazione al piano della sicurezza».

Torna all’attacco il consigliere di minoranza di Fino Mornasco Paolo Mazzola e, nel suo mirino, c’è di nuovo il cantiere per la realizzazione del nuovo sottopasso, i cui lavori si avviano alla fase conclusiva. Proprio come accaduto già qualche settimana fa, a seguito delle ultime piogge lo scavo si è riempito d’acqua, perché non è stato ancora realizzato il sistema di evacuazione delle acque - sarà uno degli ultimi passaggi – inoltre ha ceduto una parte della via Colombo, in area di cantiere e quindi chiusa alla circolazione.

«Purtroppo le opere messe in campo ed eseguite con trivellazioni e infissione di pali verticali e tiranti sulla comunale Via Colombo, non previsti nel computo dei lavori appaltati, non hanno retto agli scavi di abbassamento della Via Scalabrini a raccordare la quota fondazionale del sottovia - ha scritto Mazzola - oltre a ciò, c’è la condizione di pericolo del plinto di fondazione in calcestruzzo fuori terra e sospeso e del palo Enel dell’illuminazione pubblica, trattenuto dai cavi arei tenditori come fosse una linea provvisoria».

Non è tardata la replica del sindaco Roberto Fornasiero. «Gli unici pericoli all’interno del cantiere possono esserci per chi si introduce abusivamente, mentre per il resto posso dire che il muro verrà ovviamente sistemato così come la pavimentazione di via Colombo - ha precisato il primo cittadino - gli allagamenti durante le fasi delicate del cantiere non sono stati un fattore positivo, ma gli imprevisti in un’opera così importante possono capitare. Verranno sistemati e l’opera portata a termine con grande beneficio per la collettività».

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