«Nonna, ho bisogno di aiuto»: sono truffatori a caccia di soldi

Grandate Almeno quattro le telefonate ricevute da anziani, tutte uguali. Il sindaco sindaco Peverelli si raccomanda con i suoi cittadini: «Fate attenzione e chiamate le forze dell’ordine»

«Fate attenzione e se ricevete una telefonata di questo tipo, parlate subito con i vostri cari o con la Polizia locale o con i Carabinieri». Così il sindaco di Grandate Alberto Peverelli avverte gli anziani a non lasciarsi ingannare da telefonate con richieste di aiuto e di soldi che in questi giorni circa 3 o 4 in paese hanno ricevuto e segnalato al sindaco.

L’allarme

Purtroppo si tratta nuovamente di tentativi di truffa ai danni delle persone più deboli e della messa in atto di un metodo spregevole che punta a far preoccupare gli anziani per la salute di un nipote così da far “sganciare” loro parecchi soldini. Fortunatamente delle telefonate che sono arrivate ai numeri fissi delle abitazioni di anziani di Grandate, nessuna ha avuto riscontro concreto con l’attuazione della truffa, ma l’allerta è alta.

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«Si tratta di telefonate che diversi anziani, tutti sopra gli 80 anni, hanno ricevuto nella loro abitazione – spiega il sindaco – chi è dall’altra parte dell’apparecchio chiama da un numero nascosto e si spaccia per un nipote. La cosa inquietante è che queste persone telefonano a colpo sicuro e hanno una capacità di persuadere, coinvolgere e raggirare chi ascolta che fa paura».

Basta qualche domanda in più e i truffatori desistono

Nessun tentativo di truffa è andato a segno grazie al fatto che gli anziani si preoccupano, si spaventano perché ad essere coinvolto e a dirsi in grande difficoltà è chi si spaccia per uno degli effetti più cari, ma poi riescono ad essere sufficientemente lucidi e a non cedere, comunicando che avrebbero chiesto meglio ai propri figli o parenti. Tanto basta perché i truffatori chiudano la conversazione.

A maggio un tentativo simile era accaduto in paese, a ricevere questo tipo di telefonate era stata una signora di 86 anni che non aveva creduto che a chiamare fosse stata veramente sua nipote che diceva che sia lei, sia la mamma, avevano contratto una forma grave di Covid e che necessitavano di cure costose e anche degli ori della nonna. La signora in quell’occasione chiamò il genero e poi tutto venne scoperto, a nessuno venne portato via nulla, i truffatori non si fecero più sentire né vedere.

Il consiglio

«Raccomando a tutti gli anziani di fare molta attenzione, anche parlando al telefono – dice il sindaco – una truffa messa a segno farebbe tanto male ai nostri anziani».

La raccomandazione, rivolta a tutti, non solo agli anziani, è quella di non rispondere a numeri che non si conoscono, non aprire la porta di casa a chi non si conosce e di segnalare subito alle forze dell’ordine ogni richiesta di denaro.

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