Ultimi privilegi a Campione
Spariscono anche quelli

Il commissario ha deciso di cancellare l’assegno di confine e l’indennità di trasferta dei dipendenti pubblici

Un’indennità, secondo alcuni. L’ultimo privilegio, secondo molti altri.

Comunque sia, anche questo “muro” è definitivamente caduto: addio al cosiddetto “’assegno di confine” e “all’indennità di trasferta”, due delle voci che contribuivano a far diventare particolarmente pesante lo stipendio dei dipendenti pubblici di Campione d’Italia.

La conseguenza è che adesso anche carabinieri e insegnanti dovranno rinunciare a questa voce in busta paga. L’Amministrazione locale, dunque il commissario straordinario Giorgio Zanzi, ha cancellato i benefici derivanti da una legge datata 1989 relativi al personale operante nell’enclave. «Alla luce del fallimento del Casinò – si legge nella delibera firmata nei giorni scorsi – già lo scorso novembre il Comune ha rappresentato ai ministeri la difficoltà nel corrispondere l’assegno di confine e l’indennità di trasferta al personale statale, all’Arma dei carabinieri, agli insegnanti e al personale ausiliare scolastico».

E ancora: «Alle autorità ad inizio anno è stato chiesto di informare i propri dipendenti che dal 1° gennaio 2019 questi benefici non sarebbero più stati corrisposti nelle mensilità».

La disposizione vale per il personale civile e militare frontaliere ed anche residente Aire, gli italiani residenti all’estero, magari nei vicini paesi svizzeri. L’indennità e l’assegno citati pesavano parecchio nelle buste paga di questi lavoratori, arrivavano a raddoppiare il normale stipendio erogato dallo Stato italiano.

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