Villa Greppi, dalla nobiltà alla finanza
«La riporteremo all’antico splendore»

È stata acquistata da Giovanni Cagnoli, big della consulenza aziendale

Il restauro ad alta tecnologia sarà curato da tre giovani architetti comaschi

Villa Greppi passa dai conti Greppi al mondo dell’imprenditoria e della finanza con un nuovo proprietario: Giovanni Cagnoli.

L’imprenditore bergamasco di 56 anni, amministratore delegato di Bain & Company Italy, uno dei colossi mondiali della consulenza aziendale, si è innamorato della villa di Mosino e del suo parco, tanto da coltivare un progetto grandioso: far rivivere la dimora riportandola al suo splendore.

La storia della villa ristrutturata alla fine del ‘700 su progetto di Simone Cantoni (architetto che tra le altre ville seguì Villa Olmo, Palazzo Raimondi, Palazzo Giovio e Palazzo Somigliana a Como e Villa Odescalchi a Fino Mornasco) è ricca di particolari di inestimabile valore: appartenne ai Mugiasca, agli Odescalchi ai Raimondi, famiglie storiche di Como. Alessandro Volta fu ospite a Mosino nel 1814, dopo aver lasciato Milano durante i disordini seguiti all’assassinio del ministro Prina.

Ma è anche una dimora storica sotto tutela della Sovrintendenza che richiede importanti interventi di ristrutturazione, a partire dal tetto e dai meravigliosi cassettoni lignei dei soffitti, fino ad arrivare all’impiantistica.

Nella villa sono già all’opera gli architetti a cui Cagnoli ha affidato il restauro e in questa storia di grandi nomi fanno ingresso tre giovani architetti comaschi con studio in Ticino: Matteo Clerici, Federico Rossi e Francesca Gagliardi.

«Quella di acquistare la villa di Mosino è stata una scelta dettata più dalla passione che dalla logica economica – dice Cagnoli –: desidero un restauro ben fatto e ho preferito la passione che ho visto negli occhi dei tre giovani architetti rispetto ai grandi studi di architettura. L’intervento sarà a cura della Nessi & Majocchi, non appena la Sovrintendenza ci autorizzerà partiremo con la messa in sicurezza e con gli interventi che fermeranno il degrado. Il restauro si ultimerà a settembre 2018».

Per il momento non si metterà mano alla Cappella di San Francesco dove anni fa, durante le domeniche estive, veniva celebrata la messa che riuniva gli abitanti della piccola frazione di Mosino.

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