Affresco “ritrovato” nell’istituto Pessina
Attribuito alla scuola del Morazzone

Como, i dipinti scoperti quarant’anni fa ora tornano a splendere con un contributo europeo

Il Pessina svela un criptoportico con affreschi del seicento attribuiti alla scuola del Morazzone (fine ’500-inizio ’600). Questa sera alle 18 una sfilata di moda inaugurerà gli spazi che ospiteranno un nuovo fab lab. Non tutti sanno che il corpo centrale dell’istituto di via Milano è stato fondato pochi anni prima del duecento, era un convento, affidato alle suore clarisse. Santa Chiara crebbe nei secoli successivi, con la bella corte a lato, il chiostro centrale e con un piano rialzato settecentesco. È un edificio con una storia antica e importante, che nascondeva ancora qualche segreto. Per esempio un portico a tre campate con archi e colonne medioevali in pietra, una stanza davvero lussuosa: su una parete resiste ancora una via crucis dipinta nel seicento.

«Siamo riusciti a restituire questa stanza alla scuola, anzi a tutta la città – racconta Antonio Scauzillo, il direttore amministrativo del Pessina – è stata per decenni un semplice magazzino, a dire la verità piuttosto indecoroso, c’era dentro proprio di tutto. Poi nel 1980, durante una generale ristrutturazione dello stabile, vennero alla luce alcuni frammenti di questi affreschi. Il direttore dei lavori, l’architetto Giuseppe Rocchi, noto in San Fedele, attribuì i dipinti alla scuola del Morazzone, famoso pittore varesino attivo a cavallo tra i cinque e il seicento».

La sfilata di questa sera si intitola “Carnevale in fiore”. Gli studenti del Pessina si occuperanno dell’accoglienza, verranno proiettati filmati e video, tutta l’iniziativa rientra sotto l’ala dei progetti di alternanza scuola lavoro. Il lancio però guarda alla settimana della moda, la fashion week di Milano è pronta a partire e anche Como ha voglia di partecipare. Alle 20 la serata si chiuderà con un piccolo rinfresco.

L’approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 24 febbraio

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