Albate, altri guai a scuola
È inagibile anche la palestra

Non solo il tetto: le infiltrazioni hanno danneggiato il parquet - Era quasi nuovo, rifatto nel 2015. Ora bisognerà aprire un nuovo cantiere

Como

Scuole di Albate, partono i lavori al tetto per salvare l’anno scolastico, ma anche la palestra è inagibile, sempre per colpa della pioggia.

Le alluvioni di questa estate hanno fatto entrare molta acqua in alcune classi della scuola di piazza IV Novembre. Con urgenza il Comune ha fatto partire i lavori per riqualificare le coperture del plesso. Per ora gli operai stanno tappando buco per buco guaina e isolanti, in un secondo momento dovranno sistemare nuovi pannelli in alluminio.

L’orientamento dell’amministrazione comunale, come da richieste dell’istituto, è quello di tenere tutti gli alunni in classe. Venerdì però è fissato un nuovo incontro con la ditta incaricata dell’intervento per capire se alcune classi delle medie la prossima settimana dovranno iniziare l’anno scolastico altrove. Il nodo non è ancora non sciolto, famiglie e insegnanti aspettano istruzioni.

Il precedente (recente)

Quello del tetto, però, non è il solo problema da affrontare. Soffrono dello stesso problema di infiltrazioni anche le due palestre attigue al plesso scolastico. Alle squadre e alle società sportive che si allenano nelle scuole di Albate il Comune ha già notificato che per tutto il mese di settembre sarà impossibile utilizzare la struttura. Il parquet in legno, danneggiato, è da rifare, benché avesse soltanto cinque anni. Nel 2015 un’analoga vicenda aveva del tutto rovinato la pavimentazione. I bambini non potevano più fare ginnastica, così succederà anche quest’anno.

All’epoca erano partiti i lavori di riqualificazione per sollevare e cambiare tutti i listelli in legno ma per completare l’intervento era servito quasi un anno di lavori.

Garantire le lezioni

L’intervento alle palestre però non è immediato, seguirà al rifacimento del tetto della scuola. La priorità per gli uffici di Palazzo Cernezzi è garantire le lezioni, lo sport e l’educazione fisica verranno dopo. Dunque bisognerà mettere in calendario in una fase successiva anche questo intervento, per ora non a bilancio. Per lo sport comasco non sono anni facili. La partenza era già complicata, la pandemia ha peggiorato la situazione. Già riuscire ad utilizzare le palestre scolastiche non è ovunque semplice in ragione di permessi, restrizioni e difficili convivenze. E poi molte strutture sono bloccate da lavori e riqualificazioni. In centro città, per esempio, la palestra Negretti attende sempre una nuova gestione. La riapertura non è ancora all’ordine del giorno dopo la riconsegna della palestra di via Giulini da parte della Pallacanestro Como dopo cinquant’anni d’attività. Diverse squadre cittadine si spostano in provincia per organizzare corsi e partite.

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