Bassone, ancora un suicidio
È il secondo caso in un mese

Giovane marocchino si toglie la vita in cella. In pochi mesi due morti e altri due tentativi

Un giovane detenuto straniero si è tolto la vita, nel fine settimana, nel carcere del Bassone. In meno di un mese salgono a due le persone che si sono suicidate all’interno della casa circondariale comasca.

Dati allarmanti se si pensa che, questa estate, tra le mura del carcere cittadino si sono registrati altri due tentativi di suicidio, fortunatamente sventati dal personale in servizio alla polizia penitenziaria.

L’ultimo episodio, come detto, nel fine settimana. Un ventenne detenuto marocchino, trasferito al Bassone da un altro carcere nelle scorse settimane, è stato trovato morto nella sua cella nell’infermeria al pian terreno della casa circondariale. Il giovane si è impiccato. Quando gli agenti lo hanno trovato, era ormai troppo tardi per lui.

Stessa dinamica un mese fa, quando in una cella di un’altra sezione del carcere si è tolto la vita, impiccandosi con la coda della tuta da ginnastica, un detenuto tunisino di 33 anni. In quell’occasione erano stati i compagni di cella, di ritorno dopo il periodo trascorso all’aria, a trovare il corpo senza vita del loro concellino.

Negli ultimi mesi, come detto, oltre ai due suicidi all’interno del Bassone sono stati registrati anche altri due tentativi.

Secondo Antigone, l’osservatorio sulle condizioni della detenzione e per i diritti e le garanzie nel sistema penale, lo scorso anno i casi di autolesionismo denunciati all’interno del Bassone sono stati 104 e i suicidi uno. Gli ultimi dati dell’Osservatorio - riferiti a un mese fa - indicano in 375 i detenuti presenti a Como a fronte di una capienza massima di 240. Dai in diminuzione rispetto allo scorso anno, quando le persone all’interno del carcere comasco erano 450.

Dei 375 detenuti presenti le donne sono quaranta e i cittadini stranieri rappresentano poco più della metà della popolazione carceraria comasca.

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