Benzina, prezzi pazzi per il “servito”
Il record: 39 centesimi in più al litro

Su un pieno di 50 litri, il servizio può arrivare a incidere quasi 20 euro Maroni: «La compagnia dà un’indicazione, il gestore può adeguarsi o modificare»

È scontato che chiedere al benzinaio di fare benzina anziché scegliere la modalità fai da te abbia un costo, ma se è vero che bisogna fare attenzione ai cartelli, questo vale anche per il cosiddetto “servito”. Questo perché i prezzi variano, anche di molto, tra un distributore e l’altro.

Ad esempio, guardando i dati ufficiali pubblicati dall’Osservatorio carburanti del ministero dello Sviluppo Economico - sul quotidiano in edicola il 18 ottobre il dettaglio degli esercizi - il costo del servizio varia tra 17 centesimi e 39 centesimi in più al litro.

Come funziona

Cifre, che tradotte su un pieno di 30 litri significano 5,4 euro in più (media di 18 centesimi), ma anche 11,7 euro in più (a 39 cent). Per auto più importanti e, quindi, a fronte di un pieno di 50 litri, la differenza per il portafoglio è ancora più marcata: si va da un costo medio del servizio pari a 9 euro fino a 19,5 euro extra rispetto alla benzina. Insomma, su 90 euro quasi 20 sono per non aver scelto il self service.

Ma come mai ci possono essere differenze tanto marcate? Se lo sono chiesti anche alcuni automobilisti dopo aver analizzato le ricevute. Colpa del Covid? Una domanda che ad esempio si è chiesto qualcun altro, pensando ai rischi superiori per il benzinaio che fa personalmente la benzina.

«Il Covid non c’entra nulla - spiega Daniela Maroni, referente nazionale della categoria dei benzinai per Confcommercio - ma parliamoci chiaro, parliamo di un servizio e, come tale, ha un costo. Non è possibile, ad esempio, che il self e il servito abbiamo lo stesso prezzo (in un paio di casi questo è segnato sulle rilevazioni dell’osservatorio, ndr)».

Poi spiega: «La compagnia dà un prezzo consigliato sia per il servito che per il fai da te e tutti cercano di diversificare. Rispetto al prezzo consigliato, il gestore può poi applicare un delta di 12 centesimi. Ciascuno può decidere in base alle sue politiche aziendali». Sui 39 centesimi al litro in più, il record in città, secondo i dati ministeriali (ma confermati anche dal cartello esposto), Maroni si limita a dire: «Io non lo faccio». E poi aggiunge: «Ad ogni modo i prezzi sono e devono essere obbligatoriamente esposti e, quindi, i clienti devono fare attenzione e possono scegliere e valutare, quindi, se quanto proposto fa al caso o proprio o meno. L’invito è quello di guardare sempre i cartelli che devono essere esposti». Insomma, controllare sempre prima di ritrovarsi poi con brutte sorprese al momento del pagamento.

Secondo la referente nazionale dei benzinai «mediamente la tolleranza in più sul servito varia tra i 15 e i 25 centesimi in più rispetto al prezzo del self service. I nostri margini, e questo va sottolineato, sono sempre molto esigui. I prezzi poi dipendono dalle singole realtà».

Self differenze minime

Dall’analisi sulla tabella ministeriale relativa a Como si possono analizzare anche i costi della benzina self service con prezzi molto simili tra le varie compagnie e i diversi impianti con una variazione contenuta nei tre centesimi al litro.

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