Cantiere paratie, il Governo
«Ora l’addio all’impresa»

I tecnici dovranno rescindere il contratto, poi servirà una commissione tecnica per valutare i lavori fatti e stabilire come procedere. I lavori, forse, tra un anno

Con la nomina dei tecnici (il direttore lavori sarà indicato dalla prossima giunta regionale, convocata per martedì) il cantiere delle paratie fa un passo in avanti verso la futura ripartenza dei lavori che, in ogni caso, non avverrà prima di un anno. «Bene la nomina dei tecnici - commenta Mauro Grassi, direttore di Italia Sicura (la struttura della Presidenza del Consiglio che segue i cantieri fermi e si occupa principalmente di dissesto) - che, a questo punto, possono chiudere il contratto facendo tutte le carte necessarie per arrivare alla chiusura dei rapporti con l’impresa». L’appalto era stato aggiudicato nel 2006 all’azienda veneziana Sacaim e i lavori erano iniziati nel gennaio del 2008, poi bloccati definitivamente nel 2012 e da allora mai più ripartiti. Negli ultimi due mesi - in cui la città si è mobilitata con la firma di 60mila cartoline consegnate al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti - la macchina si è rimessa in moto ed è stata individuata a grandi linee la strada da seguire, grazie anche all’intervento del Governo. L’ultimo stop era legato alla nomina del direttore lavori (il segretario generale Tommaso Stufano ha indicato il dirigente Pierantonio Lorini) e, come detto, martedì arriverà da Milano il secondo nome, congelato in attesa dell’indicazione di Palazzo Cernezzi. «Bisognerà anche mettere in funzione la commissione di collaudo - prosegue Grassi - per verificare lo stato dei lavori: cosa è stato fatto e come. A quel punto si dovranno verificare i nuovi lavori da eseguire: l’Autorità di Bacino e la Regione hanno preso l’impegno di verificare il nuovo fabbisogno per vedere che cosa è necessario».

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