Case vacanze e tassa di soggiorno
«Troppi evasori, controlli e multe»

Sono 460 le strutture non alberghiere aperte in città per un totale di 2200 posti letto. Rossotti: «Interesse della città che paghino tutti». Butti: «Incrociare i dati tra portali e presenze»

«Tra una settimana inizierò a suonare i campanelli delle case vacanze». Ha detto così l’assessore al Turismo Simona Rossotti alla commissione Cultura e Turismo di Palazzo Cernezzi. Obiettivo è quello di andare a pescare i furbetti della tassa di soggiorno che, secondo l’amministrazione, non viene pagata da alcuni proprietari di appartamenti che vengono poi affittati ai turisti. «La tassa di soggiorno - spiega l’assessore - è importante per restituire alla città un riconoscimento concreto all’impegno e trasformare in azioni l’apprezzamento del turista. È interesse della città che paghino tutti e per questo è necessario un forte senso di responsabilità da parte di tutti gli operatori economici del settore turistico»

Le strutture non alberghiere solo nel capoluogo sono 460 per più di 2.200 posti letto disponibili. Impossibile avere una stima del sommerso, anche se il presidente degli albergatori Roberto Cassani parla di una quota pari «ad almeno il 30%». Già adesso vengono effettuate delle verifiche per verificare chi non versa la tassa di soggiorno, ma l’amministrazione ha intenzione di dare una stretta arrivando a multare i trasgressori.

Rossotti conclude dicendo che «le case vacanza sono gettonate e apprezzate, rappresentano una modalità di vivere il viaggio. È essenziale che anche loro facciano la loro parte». Ma come avverranno nel concreto, le verifiche? «Si parte con l’attività dell’ufficio che incrocia i dati. Molto spesso infatti le strutture si promuovono, ma non pagano». Dal canto suo Marco Butti, che ha la delega alle Attività produttive e che sul tema dell’offerta turistica e delle case vacanza aveva organizzato anche un convegno, parla di «fenomeno sicuramente importante con una crescita esponenziale» e chiarisce che «è opportuno mettere in atto tutti i controlli del caso per vedere se tutti ottemperano a quanto previsto in termini di tassa di soggiorno e di altri pagamenti dovuti». Butti precisa che «non si vuole agire in modo poliziesco, ma si faranno controlli incrociati a tutela dei tantissimi che rispettano gli adempimenti». In particolare sotto la lente di ingrandimento vengono messi i principali portali internet dove è possibile effettuare prenotazioni di appartamenti e stanze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA