«Comaschi, fate più bella la città»
Dal Comune un premio ai privati

In consiglio la variante al Pgt: previste agevolazioni per recuperare le zone dismesse Spallino: «Incentivi del 10%. E si può utilizzare temporaneamente l’area per servizi pubblici»

Come 42 campi da calcio. Tanto misurano le aree dismesse a Como, il Comune ne ha censite 38 per un totale che sfiora i 300mila metri quadrati. Oggi più che mai diventa prioritario dare una funzione - quindi un futuro - a queste porzioni significative di città. Ecco perché l’amministrazione ha portato in aula lunedì sera una variante al Pgt (nuovo piano regolatore) che punta soprattutto a favorire la riqualificazione di questi ambiti. In che modo? Anche attraverso agevolazioni ai privati che decidono di investire per il recupero delle aree dismesse. Le mosse di Palazzo Cernezzi: se si realizzano alloggi in regime di housing sociale scatta un bonus volumetrico del 10%; inoltre è stata inserita una norma che consente la demolizione e l’utilizzo temporaneo delle aree come spazi ad uso pubblico (parcheggi, attrezzature sportive), da convenzionarsi con il Comune.

In estrema sintesi, il piano portato in aula da Lorenzo Spallino (dopo un lungo lavoro, tanto che l’assessore ha pubblicamente ringraziato gli uffici a partire dal dirigente Giuseppe Cosenza) non consente edificazioni in aree libere, favorisce la rigenerazione urbana attraverso i bonus volumetrici, soddisfa il fabbisogno abitativo solo con ampliamenti degli edifici esistenti, incentiva l’housing sociale (cosa diversa rispetto all’edilizia popolare, è un’offerta rivolta a quella fascia che non riesce a rivolgersi al mercato dell’edilizia libera ma ha un reddito che non consente l’accesso alle agevolazioni per le fasce più deboli).

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