Como, Allarme migranti
«Subito interventi o danni al turismo»

A giorni sarà ufficializzata l’area per i container, Gli stranieri chiedono chiarimenti prima di arrivare

Como

Entro una manciata di giorni il prefetto Bruno Corda e il sindaco Mario Lucini indicheranno l’area dove verranno collocati i container per ospitare i profughi accampati da oltre un mese alla stazione.

Scartate le aree dello scalo merci e dell’ex Stecav come pure quella della caserma De Cristoforis, resta in pole position nella zona di San Giovanni lo spazio attiguo a Sant’Abbondio, utilizzato in inverno per i senzatetto.

In casa Pd la soluzione più idonea resta quella della caserma. Lo ha detto il consigliere regionale Luca Gaffuri, lo dice il segretario cittadino Stefano Fanetti. «Per me la caserma - dice - rimane la soluzione migliore visto che si tratta di una struttura già presente e inutilizzata e che non comporta l’installazione di prefabbricati. Si parla di Sant’Abbondio? Io non ho pregiudizi, basta che logisticamente funzioni.».

Prime cancellazioni

Un’emergenza che sta iniziando a preoccupare anche il settore del turismo, che ha oggi gli alberghi al completo, ma che si trova a dover fornire spiegazioni a chi chiede conto della situazione alla stazione. Un turista straniero nei giorni scorsi ha cancellato la sua prenotazione chiedendo alla hall espressamente notizie sull’emergenza migranti. La conferma arriva dall’hotel Tre Re di via Boldoni. Tanti turisti, vale per i britannici come per i francesi e gli americani, sono ormai a conoscenza della situazione in cui versa la stazione di San Giovanni, pur non avendo preso il treno per venire in vacanza sul lago. Del resto la notizia è su tutte le pagine dei quotidiani nazionali e internazionali, accanto alla frontiera di fatto ristabilita di Ventimiglia. «Tante agenzie inglesi hanno chiamato, devono rassicurare i loro clienti che hanno già in mano i biglietti», spiega Eros Wieldon, dal Britannia Excelsior Hotel di Cadenabbia ,


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