Como, decine di mendicanti
Sei multe ma il centro non si svuota

Primi interventi dei vigili il giorno dopo l’ordinanza del sindaco sul “decoro urbano”

Il primo giorno di applicazione dell’ordinanza «a tutela della vivibilità urbana e del decoro del centro urbano» non è propriamente un successo. Nonostante il Comune di Como, ieri di buon’ora, si sia premurato di informare della multa di cento euro, elevata a un questuante nigeriano dai vigili a Porta Torre, il colpo d’occhio della città murata non sembra differente dai giorni precedenti l’ordinanza «contingibile e urgente» firmata dal sindaco Landriscina.

E così non è stata un’impresa, nella mattinata di ieri, avvistare l’uomo con la menomazione alla mano chiedere l’elemosina poco lontano dalle vetrine di un negozio che propone borse da 500 euro in su, o il sessantenne senza casa costretto a dormire negli androni dei condomini a improvvisare un “banchetto” per chiedere un aiuto a ridosso degli annunci immobiliari. O ancora il ragazzo senegalese che propone i suoi libri all’esterno della libreria o l’uomo con la foto della famiglia seduto all’esterno di un negozio chiuso.

Il centro storico di Como, ieri, offriva una presenza variegata di venditori ambulanti - più o meno abusivi - mendicanti, suonatori e artisti di strada con cani al seguito. Almeno una trentina, quelli contati nella zona a traffico limitato e aree limitrofe indicata come, da qui ai prossimi 45 giorni, vietata a chi «mendica in forma dinamica» e a chi lo fa «in forma statica» nonché a chi «bivacca» (i virgolettati sono presti testualmente dall’ordinanza).

La prima multa - a fine giornata saranno sei, con cinque sequestri di merce agli ambulanti abusivi - è stata elevata alle 9.55 in largo Miglio. Cento euro a un 25enne nigeriano perché «chiedeva l’elemosina in modo molesto».

Per far rispettare l’ordinanza, ieri pomeriggio, erano cinque gli agenti della polizia locale impegnati per le vie del centro storico affollato per lo shopping.

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