Como è la città
dei cantieri a sorpresa

Lavori sulle strade mai annunciati. A volte partono all’insaputa dello stesso Comune, per la rete gas o la fibra

Sergio Baccilieri
Como

Tanti cantieri non annunciati in città: i comaschi protestano. E persino il Comune in alcuni casi non sa quali lavori vengono effettuati sulle strade.

Tra i cantieri più critici al momento in corso c’è quello di via Oltrecolle. Lo sanno bene i tanti automobilisti che ieri e l’altro ieri erano in coda. I lavori di 2iRete Gas prevedono il restringimento della carreggiata, sono stati sistemati i cartelli e la segnaletica, ma in realtà non si sono visti operai per le condizioni meteo avverse. Sistemeranno la rete gas con ogni probabilità a partire dalla settimana prossima. Non è un intervento breve.

Il cantiere non è stato comunicato alla stampa e la mappa nella pagina iniziale del sito web del Comune si limita a parlare di un cantiere in quel punto tra il primo di giugno e il 30 di novembre. Non riporta, insomma, la data di avvio dei lavori, l’unica informazione davvero importante

Il fatto è che il Comune spesso non viene informato per tempo dalle aziende della partenza delle opere e nemmeno della loro conclusione. La “finestra” concessa da Palazzo Cernezzi per iniziare e ultimare gli scavi è sempre molto ampia, ma poi non arrivano comunicazioni sulla effettiva data di partenza dei lavori. Certo i cantieri così rischiano di mandare in tilt il traffico.

Scavi dappertutto

Tra viale Cattaneo e viale Varese è in corso una manutenzione sull’acquedotto che ha reso necessario il trasferimento in largo Miglio di alcune bancarelle del mercato, il termine è dicembre. Open Fiber per la posa della fibra continua a lavorare in viale Roosevelt. A inizio settimana l’azienda ha aperto lo scavo senza dare comunicazione al Comune ed ha mandato in tilt mezza città. Un fatto simile era successo tra via Tentorio e il viadotto dei Lavatoi a inizio settembre con Comocalor.

I tanti genitori che accompagnano i figli a fare il tampone in Napoleona superano da settimane un cantiere al sottopasso di via Teresa Rimoldi, per un cedimento c’è una parziale sospensione della circolazione. Non è nota una data di chiusura.

Per il teleriscaldamento dal 21 dello scorso mese fino massimo al 30 ottobre è chiuso un senso di via Scalabrini, bisogna passare sulla parallela, la piccola via Vandelli.

Sono parecchi gli interventi anche minori, da Camnago a via Monte Grappa passando per via Valeria.

L’assessore corre ai ripari

Il Comune ha convocato le tante ditte per presentare un programma delle opere a lungo termine. Per dare informazioni alla cittadinanza e per evitare accavallamenti negli stessi quartieri. E poi, finiti i lavori, bisogna rifare, bene, gli asfalti. Le varie aziende devono comunicare gli interventi così che il Comune provveda a loro spese il ripristino del fondo in maniera definitiva, non come spesso accade con dei rappezzi. «Le finestre per fare i lavori diventeranno molto strette – spiega l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni – e le comunicazioni di inizio e fine lavori dovranno essere puntuali. Ogni minimo cantiere a sorpresa in convalle rischia di paralizzare la città e non è ammissibile. Chiederemo di lavorare la notte ed anche il sabato e la domenica. L’emergenza, il tubo che si rompe, è un disagio comprensibile. Il resto no».

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